SIENA – Movimento Civico Senese sulle primarie PD: ‘Alla faccia della discontinuità’

L’incredibile psico-farsa della individuazione del candidato a sindaco del centrosinistra è finalmente arrivata ad un punto di svolta.

Dopo le primarie di coalizione del 20 gennaio, che videro la partecipazione di ben 2.461 cittadini e l’affermazione di Franco Ceccuzzi davanti a Pasquale D’Onofrio di SEL, dopo il ritiro dello stesso Ceccuzzi a seguito dall’avviso di garanzia giunto dalla Procura di Salerno, per la nota vicenda del del Pastificio Amato, dopo avere del tutto ignorato che nelle primarie ben 452 cittadini si erano espressi a favore di D’Onofrio, dopo avere escluso i partiti alleati dalla selezione degli innumerevoli candidati a sindaco, dopo la minaccia del PD nazionale di commissariale la Federazione Senese, finalmente quest’ultima ha deciso ed ha convocato le primarie bis per domenica 20 aprile.

Nell’annuncio delle primarie bis, illustrate come primarie di cambiamento e deliberate dall’Assemblea dell’Unione comunale il 4 aprile si evidenziano elementi di forte discontinuità, tra cui che il termine ultimo per la presentazione delle candidature sono le ore 12 del giorno 7 aprile (in pratica chi voleva aveva due giorni di tempo per candidarsi), che dette primarie bis non saranno di coalizione ma di partito e che saranno ammessi al voto solo elettori comprovati del PD.

Per motivi di urgenza è stata anche revocata la delibera dell’ottobre 2012 che aveva indetto le primarie di lista, per le candidature al consiglio comunale la cui selezione è stata, ovviamente, avocata alla direzione piddina. Le modalità approvate per l’individuazione del candidato a sindaco non sembrano avere scatenato l’entusiasmo degli alleati, a cominciare da SEL escluso da una competizione cui solo il 20 gennaio scorso era stato consentito di partecipare e che in un comunicato esprime il proprio “rammarico per la mancata sintesi unitaria.”

Per quanto riguarda gli altri, i Riformisti sono stati tagliati fuori dalla scelta del candidato e vedremo se avranno il coraggio di fare un percorso autonomo rispetto ad un PD che ha dimostrato di volerli solo come gregari, mentre Siena Futura ha già annunciato di correre da sola e candidare Marzucchi a sindaco.

Al momento, unici soddisfatti sembrano essere Alessandro Mugnaioli e Bruno Valentini. Mugnaioli, braccio destro, sodale ed alter ego di Franco Ceccuzzi, ha presentato immediatamente la propria candidatura in nome del cambiamento. Analoga cosa ha fatto Valentini, che a dire il vero, la propria candidatura l’aveva presentata ancora prima che le primarie fossero convocate.

Di quest’ultimo, che salvo a Lourdes, Castrocaro e lo Zecchino d’oro è intervenuto ovunque, c’è da dire che, per quanto a giudizio di molti sia stato un buon sindaco in quel di Monteriggioni, non può pretendere in nome del rinnovamento della politica di fare il sindaco a Siena per i prossimi dieci anni, dopo averlo fatto a Monteriggioni negli ultimi dieci e senza mai denunciare, se non quando erano oramai noti a tutti, disastri e dissesti causati da una classe politica di cui egli stesso, seppur con responsabilità minori, fa parte.

Forse a Valentini sfugge uno degli elementi del cambiamento che i cittadini richiedono, ovvero che la politica non può essere una professione!

Insomma, in attesa di ulteriori sconvolgenti novità e parafrasando Antonio De Curtis, possiamo per ora concludere :”Alla faccia della discontinuità!”

fonte: Movimento Civico Senese

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