Sì alla vita, sì alla sicurezza ferroviaria, incontro tra Polizia Ferroviaria e ragazzi a Firenze

Oggi, martedì 8 maggio, presso la stazione di Firenze Santa Maria Novella sono stati accolti dai poliziotti della Polfer 15 studenti, di cui 8 diversamente abili, dell’Istituto di Istruzione Superiore Ferraris – Brunelleschi di Empoli, con cui la Polizia Ferroviaria collabora attivamente nell’ambito del progetto “ Train.. to be cool”, attraverso la realizzazione di incontri inerenti la legalità e la sicurezza ferroviaria.

Stampa II Gli studenti, provenienti da Empoli, sono arrivati in treno, “scortati” dai poliziotti della Polizia Ferroviaria.

All’arrivo a Firenze, oltre agli operatori in divisa, ad accogliere i ragazzi anche una testimonial d’eccezione, “Zia Caterina”, all’anagrafe Caterina Bellandi, nota autista del taxi Milano 25 che da 17 anni dedica le sue giornate ai Supereroi di Milano 25, bambini speciali con patologie oncologiche che ogni giorno combattono la loro battaglia  di diritto alla vita.

Ed è proprio di tutela del dono più prezioso che abbiamo che si è parlato questa mattina nell’incontro con la Polizia Ferroviaria, all’insegna del motto “Sì alla vita, sì alla sicurezza ferroviaria”.

Perché talvolta una semplice disattenzione, come il superare la linea gialla, può mettere a rischio la nostra vita; il rispetto di alcune semplici cautele quali il non oltrepassare la linea gialla, o servirsi del sottopassaggio per attraversare i binari è fondamentale per la salvaguardia della nostra incolumità.

Come sottolinea il Dirigente il Compartimento Polizia Ferroviaria per la Toscana Matteo Antonio

il  progetto della Polizia di Stato “Train… to be cool” ci offre un’opportunità straordinaria, quale quella di incontrare studenti degli Istituti Superiori per promuovere il tema della legalità e della sicurezza ferroviaria.  Solo lo scorso anno grazie a questo progetto sono stati raggiunti più di 2500 studenti su tutto il territorio regionale, raggiungendo l’obiettivo di portare a zero l’incidentalità giovanile e questo dato ci conforta e ci sprona a fare sempre di più”.

Dal 2017 ad oggi si è registrato un unico episodio di incidente, per fortuna senza conseguenze, ad Arezzo, quando una ragazza, nel tentativo di salire per prima sul treno, si è aggrappata alla maniglia del convoglio ancora in movimento, scivolandovi sotto.

Nel mirino dei comportamenti scorretti ci sono anche le sfide tra i ragazzi, come il selfie sui binari o il rimanere più a lungo sulle rotaie in attesa del treno in arrivo, pratiche da cui emerge la necessità di farsi notare all’interno del gruppo, in una sorta di gara volta a far emergere il più forte ed audace.

E va in questa direzione la testimonianza che Zia Caterina vuole lasciare agli studenti del Brunelleschi di Empoli:

Vorrei che questi studenti prendessero coscienza che il Supereroe è la migliore parte di ognuno di noi, quella che non muore mai e che sopravvive a tutto attraverso il dono di sé stesso agli altri. Vorrei che prendessero coscienza che rispondere alla vita significa autenticità e coerenza verso sé stessi, perché solo camminando insieme, confrontandosi ed ascoltandosi gli uni con gli altri si può affrontare con leggerezza ciò che non si conosce e superare ogni paura”.

Ed in tale senso, continua il Dirigente scolastico Prof.ssa Daniela Mancini, “grazie alla collaborazione con la Polizia Ferroviaria si sta cercando di far percorrere ai nostri alunni una strada verso un’educazione alla legalità e a una società più inclusiva possibile”.

 

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