SANITÀ – ‘Accelerare inizio lavori day hospital oncologico’

FIGLINE VALDARNO (Firenze) – «Serve un’accelerazione nell’inizio dei lavori di ampliamento del day hospital oncologico dell’ospedale Serristori di Figline». Lo ha dichiarato stamattina il consigliere regionale di Più Toscana e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri a margine della visita ai reparti del presidio ospedaliero figlinese con la consigliera comunale Valentina Trambusti (Salvare il Serristori) e Cristina Simoni, presidente del Consiglio Comunale di Figline e Incisa Valdarno.

«Il day hospital oncologico dell’ospedale – sottolinea Lazzeri – è attualmente gestito in compartecipazione con il Calcit, onlus territoriale impegnata nella lotta alle patologie oncologiche che in questi anni ha donato quasi 800mila euro per contribuire alle spese di gestione del reparto e che con le proprie risorse finanzia le spese per una medico che presta la propria attività anche presso l’ospedale di Ponte a Niccheri. L’attività del day ospital oncologico è molto rilevante. Infatti nel 2013 le  chemioterapie sono state circa 450, le biopsie oltre 300 e sono state effettuate visite periodiche di controllo per circa 3400 malati. Questi numeri confermano che il reparto di oncologia nefrologica è una delle punte di diamante dell’Ospedale Serristori, insieme a quello di ortopedia. Ma la struttura – continua il Consigliere Regionale – necessita urgentemente di un ampliamento: oggi a causa della mancanza di spazi, alcuni pazienti oncologici sono costretti ad attendere il proprio turno seduti sulle scale della struttura. Ed è per questo che chiediamo con forza che l’ampliamento del day hospital oncologico venga inserito nel primo stralcio di lavori che partirà a breve, 2 milioni e 600mila euro previsti per Casa della Salute e riorganizzazione del pronto soccorso, che ad oggi conta accessi annui per oltre 15mila persone. Ma per il Serristori dobbiamo avere sicurezza anche del finanziamento del secondo stralcio di lavori, che ad oggi non ha garanzie e nessuna certezza. Ma soprattutto è evidente, viste le potenzialità della struttura, ad esempio per ortopedia e diagnostica per immagini, che il Serristori non può essere un ospedale part time di tipo verticale, che in pratica chiude la maggior parte della propria attività il giovedì pomeriggio. È necessario tornare indietro – conclude Lazzeri – in questa scelta ed allora potranno essere assunte tutte quelle decisioni capaci di rendere l’ospedale presidio importante e sinergico con tutta la sanità dell’Asl 10. Così si potrà veramente fare rete, cominciando anche a dotare l’ospedale di un’apparecchiatura per la risonanza magnetica».

«Sul mantenimento dei patti territoriali abbiamo ricevuto rassicurazioni anche da parte della Direttrice Sanitaria e sappiamo che il Consigliere Lazzeri se ne sta occupando quotidianamente». Dichiara Valentina Trambusti, Consigliera comunale della lista “Salvare il Serristori”. A novembre – continua Trambusti – dovrebbero entrare nell’organico un medico  cardiologo e un nuovo anestesista, rispondendo finalmente alle numerose richieste dei cittadini. È fondamentale però – conclude Trambusti – che, nel momento in cui si preveda la ristrutturazione del pronto soccorso, si individui anche il personale dedicato solo a questa struttura, senza attingere a quello interno, in particolare nelle ore notturne».

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