Prestiti personali – Quasi il 10% dei richiedenti ha avuto un disguido finanziario in passato

Disoccupati, casalinghe e lavoratori autonomi le categorie con più problemi. Le percentuali più alte di richiedenti con problemi finanziari alle spalle sono in Molise, Sardegna ed Emilia Romagna

Prima di concedere un prestito gli istituti di credito valutano l’affidabilità del richiedente; avere alle spalle disguidi finanziari, come un ritardo o il mancato pagamento di una rata, può incidere negativamente sull’esito finale della pratica. Questo però non sembra scoraggiare coloro che cercano di ottenere un finanziamento; secondo l’analisi di Facile.it e Prestiti.it, il 9,72% dei richiedenti ha dichiarato di aver avuto in passato un problema con altre società del credito.

Guardando i dati più da vicino, ottenuti con un campione di 60.000* richieste presentate tra novembre 2017 e gennaio 2018, la prima grande differenza che emerge è legata alla tipologia di finanziamento; se si considerano i soli prestiti personali, la percentuale di richiedenti con alle spalle disguidi finanziari è pari al 9,67%, mentre se si analizzano le cessioni del quinto, la percentuale aumenta sensibilmente e raggiunge il 19,39%.

«Una sproporzione così ampia» spiega Andrea Bordigone, responsabile BU prestiti di Facile.it. «è dettata dal fatto che la cessione del quinto, grazie alle sue caratteristiche sia una delle poche forme di prestito personale che gli istituti di credito concedono anche a chi ha avuto in passato un disguido finanziario».

La richiesta media presentata da chi aveva alle spalle disguidi finanziari è stata pari a circa 13.800 euro, da restituire in 60 rate (5 anni).

Le differenze socio-demografiche

Per comprendere meglio il fenomeno, Facile.it e Prestiti.it hanno analizzato i dati anche in base alla professione di chi ha presentato domanda; la categoria con la percentuale più alta di richiedenti che dichiarano di aver avuto in passato disguidi finanziari è quella dei disoccupati (13,81%), seguono le casalinghe (12,65%) e i lavoratori autonomi (12,52%).

Se si guarda invece allo stipendio di questi soggetti emerge che il 52,34% percepisce un reddito inferiore ai 1.500 euro mensili, il 33,71% tra i 1.500 e i 2.000 euro e solo l’11,91% ha uno stipendio superiore ai 2.000 euro al mese.

La geografia del fenomeno

Analizzando i dati raccolti su base territoriale si evidenziano importanti differenze tra le aree del Paese. La regione dove si è registrata la maggiore percentuale di richiedenti prestito con alle spalle disguidi finanziari è il Molise (12,63%), a seguire la Sardegna, con un valore del 10,79% e l’Emilia Romagna, con il 10,69%.

«Aver avuto in passato un disguido finanziario non necessariamente preclude l’accesso al credito da parte del debitore», spiega Andrea Bordigone. «In questo senso, la figura del consulente diventa spesso determinate; riuscire a definire una richiesta di prestito sostenibile e adeguata, nonché scegliere la società di credito più indicata può fare la differenza tra un esito finale positivo o negativo».

A seguire la classifica delle categorie professionali con la più alta percentuale di richiedenti che hanno dichiarato di aver avuto in passato un disguido finanziario:

Professione % di richiedenti che hanno dichiarato di aver avuto in passato un disguido finanziario
Disoccupato 13,81%
Casalinga 12,65%
Lavoratore autonomo 12,52%
Dipendente privato a tempo determinato 11,07%
Pensionato INPS 10,24%
Dipendente privato a tempo indeterminato 9,72%
Pensionato INPDAP 9,53%
Libero professionista 8,30%
Dipendente privato a tutele crescenti 7,10%
Dipendente statale 7,04%

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