PRATO – Paolo Scheggi e l’atelier di moda di Germana Marucelli al Centro Luigi Pecci

Intercamera plastica e altre storie

Zone riflesse. La vita e le opere di Paolo Scheggi nella fotografia di Ada Ardessi

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica a Paolo Scheggi (Settignano, Firenze 1940 – Roma 1971) un articolato percorso espositivo incentrato sulla presentazione dell’Intercamera plastica, ambiente monocromatico praticabile che entra per l’occasione nella collezione del Museo d’arte contemporanea della Toscana, grazie alla disponibilità e generosità di Franca e Cosima Scheggi. La mostra è promossa dalla Regione Toscana e dal Comune di Prato e realizzata in collaborazione con la Collezione Franca e Cosima Scheggi e le Associazioni Paolo Scheggi e Archivio Germana Marucelli di Milano. Hanno altre sì prestato collaborazione Ada Ardessi e l’ISISUF (Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo ) di Milano.

Realizzato nel 1966-67 e ricostruito nel 2007, questo progetto sperimentale approfondisce le ricerche di integrazione plastica e modulazione inter-spaziale con l’architettura iniziate da Scheggi nei primi anni Sessanta a Milano. Intorno all’Intercamera plastica ruoterà, negli spazi espositivi al piano terra del Centro Pecci, il nuovo appuntamento dedicato alla riappropriazione delle ricerche artistiche ed esperienze radicali dell’ultimo mezzo secolo in Toscana, dopo quelle di Gianni Pettena, Superstudio, Mario Mariotti, Lapo Binazzi e UFO.

Parte dell’esposizione ripercorrerà la collaborazione di Paolo Scheggi con la “sarta intellettuale” di origine fiorentina Germana Marucelli, presentando alcune sue creazioni del 1961 e 1962, abiti dipinti da Scheggi oggi conservati a Milano, insieme a fotografie di Ada Ardessi dell’atelier milanese progettato dallo stesso Scheggi, che documentano l’integrazione plastica fra arte, architettura e moda, così come tra forma, stile, abito e abitazione.
A Prato, città del tessuto e dell’arte contemporanea, abiti e fotografie saranno esposti accanto alla modulazione geometrica, cromatica e ambientale del Wall Drawing #736 di Sol LeWitt, progetto site specific concepito nel 1993 dall’artista americano per lo spazio circolare d’ingresso al piano terra del museo.

Allo sguardo parallelo, al talento fotografico di Ada Ardessi sarà dedicata l’esposizione allestita nella lounge del Centro Pecci,intitolata Zone riflesse. La vita e le opere di Paolo Scheggi nella fotografia di Ada Ardessi. Attraverso decine di fotografie di Ada Ardessi e opere di Scheggi dal 1964 al 1970, questo percorso traspone in memoria la folgorante esperienza artistica e umana di Scheggi e l’esplorazione multidimensionale della sua ricerca.

La mostra di Paolo Scheggi a Prato sarà accompagnata da un volume monografico edito dal Centro Pecci, con contributi del curatore Stefano Pezzato, di Luca Massimo Barbero e Marco Bazzini; saggi di Silvia Casagrande su Scheggi e l’atelier di moda di Germana Marucelli, di Ilaria Bignotti sulle prospettive della ricerca di Scheggi oltre l’Intercamera plastica e in rapporto alle coeve ricerche artistiche toscane, di Ginevra Bria sul rapporto articolato fra l’opera di Scheggi e la fotografia di Ada Ardessi.
Il volume, inoltre, rilegge il progetto dell’Intercamera plastica e le ricerche multidimensionali di Scheggi attraverso fotografie di Ugo Mulas e vari documenti d’archivio.

Orario della mostra: tutti i giorni, ore 10-19, chiusa il martedì e il 1° maggio. Dal 5 giugno, tutti i giorni ore 16-23, chiusa il martedì

fonte: fonte: Centro Luigi Pecci Prato

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