Pomodoro da industria toscano: annata ottima e produzione in crescita

Il raccolto del pomodoro toscano, coltivato maggiormente nelle zone costiere tra Livorno e Grosseto, è iniziato con circa venti giorni di ritardo rispetto alle passate stagioni, ma il 2019 si prevede comunque un’ottima annata.

Si stima una crescita quantitativa di circa il 10% rispetto al 2018, annata difficile per i coltivatori e anche la qualità si preannuncia eccellente così da riscattare almeno in parte il raccolto precedente. In Toscana la coltivazione dei pomodori da salsa, poi trasformati dall’industria in pelati e sughi occupa circa 1800 ettari di territorio regionale e rappresenta ben il 90% della coltivazione totale di pomodori.

A causa delle abbondanti precipitazioni cadute nel mese di maggio la messa a dimora delle piantine è stata ritardata, posticipando di conseguenza il raccolto che terminerà a fine settembre.
Espressi commenti positivi sull’annata 2019 anche da Mario Neri, presidente di Confagricoltura Toscana:

Complice il bel tempo di quest’estate, rispetto allo scorso anno avremo una produzione maggiore, un incremento di almeno il 10% e  si stima che il prodotto vendibile possa superare i 140 mila quintali. Quel che è importante per il settore è però l’ottima qualità del prodotto toscano, soprattutto quello della Maremma: le nostre produzioni, infatti, possono tenere testa ai prodotti importati solo puntando sulle particolari caratteristiche organolettiche. La distribuzione del nostro pomodoro è rivolta a chi sa riconoscere le superiori proprietà dei nostri pomodori.

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