PISA – La Procura dispone una perizia per chiarire le dinamiche della morte di Roberto Ceccarelli

L’investitore è indagato per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga: mercoledì il conferimento dell’incarico

Il Pubblico Ministero della Procura di Pisa, dott. Fabio Pelosi, ha disposto la perizia cinematica per ricostruire l’esatta dinamica e le cause del tragico incidente costato la vita, il 26 novembre scorso, a Roberto Ceccarelli, 74 anni, pisano di San Piero a Grado: nel procedimento penale aperto all’indomani del sinistro figura indagato un trentanovenne di Casciana Terme Lari, Antonio Cestari, il conducente del pick-up che ha travolto e ucciso il pensionato, per i reati di omicidio stradale e anche di omissione di soccorso e fuga, essendosi dileguato salvo poi costituirsi in secondo tempo.

L’incidente, che ha destato sconcerto in tutto il Pisano, anche perché inizialmente si era prospettato l’ennesimo caso di pirateria stradale, si è verificato all’incirca alle 19 di sera sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno, nel territorio comunale di Cascina, poco prima dell’uscita di Navacchio, in direzione Firenze.

Roberto Ceccarelli La Renault Kangoo di Ceccarelli è rimasta in panne: il conducente ha accostato fin quanto poteva sulla destra ed è sceso per verificare il guasto, azionando regolarmente le quattro frecce e indossando il giubbino catarifrangente, che i sanitari gli hanno poi sfilato per tentare le manovre rianimatorie. Proprio in quel mentre però sarebbe sopraggiunta la Nissan Navarra di Cestari che ha tamponato violentemente il Kangoo, finendo per travolgere anche l’anziano: un impatto terribile che non gli ha lasciato scampo. Una tragedia che si è consumata sotto gli occhi della moglie della vittima, che viaggiava con il marito e che era rimasta all’interno dell’abitacolo: per fortuna la donna è uscita illesa, ma era in un comprensibile stato di shock ed è stata trasportata all’ospedale.

Il conducente del fuoristrada, tuttavia, non si è fermato tirando diritto ed è subito cominciata la caccia al pirata da parte delle pattuglie della Polstrada di Pisa e Livorno, che hanno setacciato per ore il manto stradale recuperando, tra l’altro, la calotta di uno specchietto retrovisore laterale, perso dal Suv dopo l’urto. E hanno acquisito le immagini registrate dalle telecamere lungo quel tratto della SGC (Strada di Grande Comunicazione) FIPILI. L’investitore avrebbe avuto le ore contate se nel cuore della notte non si fosse presentato e costituito “spontaneamente” al Commissariato di Pontedera, assumendosi le sue gravi responsabilità: gli è stata subito ritirata la patente ed è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga.

Resta però ancora da chiarire come si sono svolti i fatti di quella “maledetta” sera, anche perché a quell’ora pioveva ed era buio e peraltro, in seguito all’incidente, si è verificato subito dopo un altro tamponamento a catena che ha mandato in tilt il traffico. Per questo il Sostituto Procuratore titolare del fascicolo ha ritenuto di procedere con un accertamento tecnico non ripetibile per chiarire la dinamica e le responsabilità del sinistro e ha scelto come proprio consulente tecnico d’ufficio l’Ing. Riccardo Bertini, con studio a San Miniato: il conferimento dell’incarico avrà luogo mercoledì 19 dicembre 2018, direttamente presso il Soccorso Stradale dove si trovano in custodia giudiziale i due veicoli, subito posti sotto sequestro.

Per farsi assistere nella loro ricerca di verità e giustizia i familiari di Ceccarelli, attraverso la consulente personale dott.ssa Simona Longo, si sono affiati a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, che ha messo a disposizione come consulente di parte l’Ing. Carlo Cialdai, con studio a Vaglia (Firenze), e all’avvocato Andrea Piccoli, del Foro di Treviso.

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