Petruška al Teatro Manzoni di Pistoia il 21 novembre

La Compagnia Virgilio Sieni affronta la figura di Petruška sotto molteplici aspetti

Petruska MG 1422© Rocco Casaluci Le molte anime di Petruška prendono vita sulla scena mercoledì 21 novembre (ore 21) al Teatro Manzoni di Pistoia, nella sezione “Altri Linguaggi” della Stagione 2018/2019, con la rilettura del capolavoro di Igor Stravinskij, ispirato alla marionetta del teatro popolare russo, ad opera del coreografo Virgilio Sieni che ne affida l’interpretazione agli straordinari danzatori della sua compagnia, Jari Boldrini, Ramona Caia, Claudia Caldarano, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu Andrea PalumboLo spettacolo è prodotto dalla Compagnia Virgilio Sieni in collaborazione con Teatro Comunale di Bologna con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali, Regione Toscana, Comune di Firenze. 
La creazione è introdotta dal brano Chukrum, composto per orchestra d’archi da Giacinto Scelsi nel 1963 con l’intento di porre al centro del linguaggio musicale il suono, inteso come elemento puro: quattro quadri che offrono un altro punto di vista sul fantoccio Petruška e sulle sue vicende umane. Uno sguardo sulla natura dell’uomo, dove il lato oscuro non è altro che l’essenza del corpo nel suo mostrarsi orfano di orpelli. Tutto il brano allude alla nascita, non solo dell’uomo ma del bagliore che lo genera, del gesto che lo determina. La Compagnia ringrazia la Fondazione Isabella Scelsi per aver gentilmente concesso di utilizzare l’opera Chukrum per la coreografia di Virgilio Sieni.

Nel lavoro coreografico su Petrushka, Virgilio Sieni parte dal mito e dalla relazione tra marionetta e tragedia, discostandosi però dalla visione canonica con i tre personaggi: Petruška, la ballerina e il moro, più il Ciarlatano.

Pétruska è una marionetta e non è una marionetta – spiega Sieni – è umano e straordinariamente disumano; non convive nei due mondi, li attraversa, con la gravità dei sentimenti e la leggerezza del passaggio.

Petruska MG 2618 ®RoccoCasaluci La morte che dona la vita, il passaggio che beffa la morte, il pupazzo che muore come dovrebbe stare nella vita, trascendendo l’esistenza stessa dell’uomo per identificarsi con il gesto liberatorio. Petruska, come Pulcinella, non recita, arriva all’improvviso e appare in ogni semplice azione come forza che sposta la questione sul piano del respiro che avvolge l’intera umanità, che avvolge gli altri corpi in un tutt’uno. Non un semplice scatenamento, ma una danza condivisa per cadere nell’esperienza dell’umano attraverso la “magia” del corpo messo in opera. La vita come palestra verso la natura intrecciata da una geografia di sentimenti che ci indica quanto essa, la vita, vada vissuta per quello che è: un attraversamento inarrestabile da un’esperienza all’altra, e allo stesso tempo esperienza trascendentale, dove il corpo è messo in opera nella sua essenza archeologica, capace di creare un’infinità di gesti e posture figurali secondo un sistema di combinazioni articolari. Lo spazio allude a un mondo a parte, richiama la leggerezza, la trasparenza, il moltiplicarsi all’istante del personaggio in più presenze, il farsi “servitore di scena” e protagonista” scambiandosi di ruolo. Petruska qui appare in ogni interprete, sembra farsi ombra dell’ombra, si moltiplica nella festa e nelle danze, appare nelle stanze. La scena stessa appare come un volume appena accennato, un dentro impalpabile dove quello che avviene fuori non è altro che una preparazione all’azione che tutti gli interpreti sono coscienti di condividere. Petruska è qui in cammino tra gioco e tragedia, si dimentica della sua incorporeità e da angelo delle fiere e del divertimento apre uno squarcio nella vita. Ci permette di penetrare in quel tratto dell’immaginario dove l’essere marionetta ci guida nel vissuto: marionetta che disattiva con le sue movenze e le danze, l’inesorabile decadimento. Dunque, danzare fino alla fine del mondo, fin dal primo momento che già assapora di tragedia nonostante il clima festoso.”

I biglietti per lo spettacolo sono in prevendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 | www.teatridipistoia.it

La stagione del Manzoni è promossa da Associazione Teatrale Pistoiese, con Comune di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, col sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Toscana e con il contributo di Unicoop Firenze.

 

I biglietti per lo spettacolo sono in prevendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 | www.teatridipistoia.it

La stagione del Manzoni è promossa da Associazione Teatrale Pistoiese, con Comune di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, col sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Toscana e con il contributo di Unicoop Firenze.

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