MOTOGP – Ad Aragon Marquez, Lorenzo e Rossi, il mondiale è sempre più nelle mani della Honda

Marquez va e porta a casa un’altra vittoria staccando sempre di più Valentino Rossi che adesso è a 52 punti di distanza. Jorge Lorenzo nuovamente in forma si piazza tra lo spagnolo della Honda e il compagno di squadra italiano.

Lo spagnolo Honda porta a casa il quarto successo stagionale, dopo un digiuno che andava avanti dal GP di Germania dello scorso luglio. Una vittoria fondamentale in ottica mondiale che lo vede al momento avvantaggiato di 52 punti, margine di sicurezza enorme a questo punto del campionato. Il weekend è stato da dominatore, nonostante la caduta nelle Libere 3, e ci ha fatto rivedere il Marquez inarrivabile ammirato nella stagione 2014.

La gara ha visto un Marquez al limite fin dal primo giro, aggressivo ad ogni curva e molto spregiudicato. Un grande duello al via con Lorenzo e grandi sorpassi sia al pilota Yamaha che a Vinales, per non parlare della caduta evitata per un soffio al 3° giro. Al via era sì il favorito della giornata ma sulla pista non ha lasciato nemmeno un centimetro agli avversari, forte anche di un distacco tale da potersi prendere un po’ di rischi.

Valentino Rossi esce da Aragon con una terza posizione che stona in ottica mondiale ma da il massimo e, forse, più di così non poteva raggiungere. Valentino ha fatto la gara che poteva fare, passato Lorenzo al 6° giro e Vinales al 9° ha cercato di fare l’andatura scrollandosi mettendosi tutti dietro, tranne Marquez sempre attaccato. Al 12° giro lo spagnolo della Honda ha passato Rossi in modo pulito e netto; involandosi verso la vittoria. Nel finale di gara Rossi si è sicuramente focalizzato su Lorenzo, che a 5 giri dalla fine riesce a superare il compagno italiano. Vale resta incollato a Jorge ed all’ultima chicane prova il sorpasso, finisce lungo e consegna così il secondo gradino del podio al compagno/rivale Lorenzo.

A piedi del podio e 4° arriva Maverick Vinales, poi Crutchlow, 5° e Pedrosa 6°. Ottimo 9° e 10° posto di Bautista e Bradl con le Aprilia. Weekend da dimenticare per la Ducati che non fa meglio dell’11° di Dovizioso.

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