Maltempo, i Consorzi di Bonifica della Toscana fanno il punto della situazione

Un giorno e una notte di intenso lavoro per uomini e mezzi dei Consorzi di Bonifica della Toscana.

«Siamo di fronte a una pioggia eccezionale – spiega il presidente di Anbi Toscana, Marco Bottino – paragonabile a quella del 1992 e in alcuni casi superiore. Le criticità sono state tante e diffuse, ma per la quantità di pioggia caduta il reticolo ha retto. Molti episodi hanno evidenziato l’utilità delle opere di bonifica realizzate negli ultimi anni e della manutenzione. Non abbassiamo comunque la guardia: continueremo a vigilare tutta la notte soprattutto nelle aree più critiche, con massima attenzione a Pisa dove è prevista una piena importante dell’Arno».

Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord – Funziona senza intoppi il sistema dei canali e dei fiumi in Versilia. La pioggia che affligge il territorio dai primi giorni del mese viene raccolta nei corsi d’acqua e raggiunge il mare, sostenuta dal sistema delle idrovore che il Consorzio tiene accese. L’unico ostacolo è rappresentato dal livello del mare che è sopra i livelli medi degli ultimi dieci anni.

A Viareggio, a 15 anni dalla sua inaugurazione (novembre 2004) ancora una volta l’impianto idrovoro della Bufalina si è rivelato fondamentale per tenere sotto controllo il Lago di Massaciuccoli. Dal 4 novembre la Bufalina è stata accesa e ha scolmato 12 milioni e 600mila mc di acqua, spingendola nel mare. Il lago allora misurava +19 cm e nonostante tutta l’acqua che ha ricevuto, è salito solo fino a +26 di qualche giorno fa, + 25 oggi.

Risponde bene il reticolo dei canali principali e minori di Massa Carrara. L’acqua defluisce restando sotto i livelli di guardia. Accesi gli impianti idrovori del Brugiano e della Fossa Maestra. Le condizioni del mare rischiano di mettere in crisi il sistema idraulico della costa apuana: per questo il Consorzio attiva gli impianti idrovori. Personale reperibile al numero 331/6321.391

Situazione sotto controllo in Lunigiana. Restano sotto i livelli di guardia i fiumi principali (Bagnone, Aulella, Taverone e Magra) e il reticolo minore. Personale reperibile allo 331.6852074.

Consorzio in azione anche a Vicopisano. In mattinata, i tecnici consortili si sono attivati per istallare pompe mobili sul Fosso relitto del Serezza: la piena dell’Arno ha infatti prodotto la chiusura delle porte vinciane alla confluenza tra il Fiume e il Fosso, impedendo così al ramo relitto di defluire nel canale maggiore. Le pompe idrovore, quindi, sono fondamentali per prevenire problemi idraulici. Per emergenze, è attivo h24 il numero 348/8867459.

Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. Si sono verificate localizzate esondazioni soprattutto in Valdichiana, che hanno interessato alcune aree agricole. Non si sono invece registrati ad ora problemi di rilievo sui corsi d’acqua principali. I lavori di prevenzione effettuati dal Consorzio, sul reticolo in gestione, hanno permesso di tamponare una situazione che non è ancora uscita dalla fase dell’emergenza. Gli ultimi interventi di manutenzione sono stati realizzati ieri, sulla Reglia di Val di Capraia a Cortona dove è si è reso necessario chiudere alcune tane di animali che minavano un argine, e a Cesa, per liberare il tratto finale del rio di San Giovanni.

Attualmente, approfittando dei livelli dell’acqua in calo, sono in corso monitoraggi per verificare eventuali dissesti sulle sponde e criticità. Alcune, come quelle riscontrate in Valdarno, sul Cesto a Figline Valdarno e sul Resco nel comune di Castelfranco Piandiscò, e in Casentino, sull’Arno nel comune di Pratovecchio-Stia, sono state segnalate al Genio Civile Valdarno Superiore.

Il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno. Quasi tutti i bacini idrografici del Medio Valdarno hanno raggiunto e poi superato il primo e poi il secondo livello di guardia nel corso della notte passata. Il primo a destare preoccupazione è stato il Torrente Ema che prima a Strada in Chianti e poi a Grassina ha sforato le soglie di attenzione arrivando a toccare quasi i 3 metri: entrata in funzione la briglia a bocca tarata di Capannuccia e gli argini di difesa della zona industriale di Meleto; sempre azionate le pompe idrovore dell’impianto che dalla Senice scarica nel Quadrelli a Quarrata.

Nel frattempo sono cresciuti oltre il secondo livello di attenzione anche Ombrone a Pontelungo e Marina a Calenzano; oltre il secondo livello anche Pesa, Greve, Bisenzio ed Elsa con interessamento delle opere idrauliche di difesa, a partire dapprima dalla cassa Filimortula e cassa Querciola.

Tutti i principali impianti idrovori del Consorzio della Piana fiorentina (Viaccia, Fosso di Piano, Castelletti e Crucignano) sono in funzione, mentre sui corsi d’acqua sono state attivate casse di espansione, aree di laminazione e briglie a bocca tarata.

Si segnalano esondazioni ed allagamenti dell’Elsa a San Gimignano; fuoriuscite sul Fosso di Rialdoli, affluente del Torrente Vingone a Scandicci; esondazioni dalla Sieve a Sagginale; qualche fuoriuscita registrata anche sul Torrente Zambra a Poggibonsi; sifonamento di un argine del Vingone a Lastra a Signa che è in fase di ripristino.

Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno. Il Consorzio sta lavorando da stamani per gestire la massima criticità, prevista nella notte in arrivo, quando si attende una consistente ondata di piena del fiume Arno. Sono state aperte per la prima volta, nel pomeriggio, le paratoie della cassa di espansione di Roffia a San Miniato (la cui manutenzione è affidata in parte al Consorzio) ed è dunque iniziato l’invaso dell’acqua che continuerà per le prossime ore. In azione tutti gli impianti presenti lungo il reticolo minore.

Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa. Potenziata la rete di bonifica e massima attenzione lungo il fiume Cecina, che sta dal pomeriggio di oggi registra una piena importante. Proseguono i monitoraggi del reticolo minore e sono stati attivati i vari impianti idrovori, a partire da quello della Mazzanta a Rosignano e La Paduletta a Livorno.

Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud. Nella mattinata di oggi, uomini e macchine sono intervenuti sul Torrente Sovata per la ripulitura e il ripristino del deflusso delle acque alla confluenza con il fiume Bruna nel comune di Castiglione della Pescaia. Nelle stesse ore le squadre dell’ente hanno ripristinato lo smottamento che ha interessato l’argine del fiume Albegna e sullo stesso fiume, che resta un sorvegliato speciale, hanno attuato un intervento di emergenza sul Ponte del Magione, alla confluenza del torrente Radicata con fiume Albegna, nel comune di Orbetello.

Massimo impegno anche nell’area senese, con verifiche sull’Arbia a Monteroni e sull’Ombrone a Buonconvento, dove il Consorzio ha individuato le problematiche da tenere sotto controllo e da affrontare una volta che la situazione si sarà normalizzata.

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