LIVORNO – Domani sciopero e presidio davanti al Comune dei lavoratori per salvare la A.Am.P.S.

Livorno, domani sciopero e presidio davanti al Comune dei lavoratori per salvare la A.Am.P.S., l’azienda di igiene ambientale. A rischio stipendi dicembre. “Farla fallire porterebbe esuberi e metterebbe in ginocchio la filiera del territorio”

Livorno, 19-11-2015 – Domani venerdì 20 novembre indetto lo sciopero in A.Am.P.S: i lavoratori dell’azienda di igiene ambientale livornese saranno in presidio dalle 8 alle 18 (con Cgil, Cisl e Uil di categoria) davanti al Comune (piazza del municipio) per chiedere la stabilizzazione dei 40 lavoratori precari e la garanzia della continuità aziendale in quanto l’approvazione del bilancio, da sola, non è sufficiente a scongiurare il fallimento.

Oggi è stato approvato il bilancio, primo passo fondamentale per salvare A.Am.P.S., l’appuntamento che attendono i lavoratori è il primo dicembre: “Sarà l’assemblea del primo dicembre a decidere sulla continuità aziendale – chiarisce il segretario generale della Funzione Pubblica CGIL territoriale, Giovanni Golino -: se non saranno immessi capitali, al momento le risorse non sono sufficienti neanche per erogare gli stipendi di dicembre”.

I posti di lavoro tra diretti e indotto sono 500 e nella Fp CGIL della provincia di Livorno le ricette proposte dalla maggioranza pentastellata sollevano più di una perplessità:

“Far fallire A.Am.P.S. e avviare una NewCo aprirebbe la strada per effettuare esuberi e a pagare il costo di scelte politiche sbagliate sarebbero i lavoratori – illustra Golino -; ancor peggio sarebbe per tutto il mondo dell’indotto, molti rischierebbero di riscuotere soltanto una minima parte del debito che vantano nei confronti di A.Am.P.S. e questa eventualità metterebbe in ginocchio l’intera filiera del settore sul territorio”.

Anche l’ipotesi di una A.Am.P.S. tutta pubblica che non confluisce in RetiAmbiente non convince i rappresentanti dei lavoratori:

“La preoccupazione dell’ingresso in RetiAmbiente di partners privati -conclude Golino – era proprio che si determinassero esuberi e fossero tagliati salari e diritti, ma è proprio la situazione che si sta profilando in A.Am.P.S., con le scelte operate dall’Amministrazione Comunale, senza contare che ai sensi della legge 152 del 2006 e della legge regionale 61 del 2007 A.Am.P.S. nel 2030 dovrà obbligatoriamente confluire nell’ATO di area vasta”.

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