L’intenso lavoro della Digos per Fiorentina-Juventus di campionato

FIRENZE – Nell’ambito delle ultime dispute calcistiche tra le squadre della Juventus e della Fiorentina, a conferma della storica rivalità ricorrente tra le due tifoserie organizzate, si sono verificati episodi delittuosi sia nella partita del girone di andata (Fiorentina–Juventus, disputatasi il 20 ottobre 2013), che in quella di ritorno (Juventus–Fiorentina, disputatasi il 9 marzo 2014).

In particolare, nel corso dell’incontro a Firenze, un gruppo di ultras bianconeri in trasferta si è reso responsabile di un vero e proprio saccheggio del bar, posto nel settore ospiti, sottraendo generi alimentari e bevande per un valore totale di circa 8.000 euro. Nel dettaglio, gli ultras juventini, facevano razzia di generi alimentari, introducendo nel chiosco, tramite le strette feritoie, un tifoso bianconero particolarmente esile e minuto che una volta all’interno del bar passava la merce agli altri tifosi. L’attività svolta dalla Digos di Firenze, in collaborazione con l’omologo ufficio torinese, ha permesso di identificare e deferire all’Autorità Giudiziaria del capoluogo toscano (Sostituto Procuratore dottor Tommaso Coletta) tre tifosi juventini (un 34enne della provincia di Pesaro, un 26enne di Asti e un 42enne di Torino) responsabili, in concorso, del reato di furto aggravato. Le perquisizioni eseguite nei domicili dei predetti hanno consentito di acquisire ulteriori elementi a conferma delle responsabilità dei singoli. Tra l’altro, sono stati rinvenuti gli indumenti indossati all’atto dell’azione delittuosa.

Nel corso dell’incontro a Torino, invece, alcuni tifosi viola affiggevano all’interno dello Juventus Stadium un cartello effigiante, in due fotogrammi, il giocatore della società bianconera Giorgio Chiellini, con a fianco l’immagine di un gorilla, e le scritte “trova le differenze”. Sullo stesso cartello, era stata vergata anche la scritta offensiva “39  Heysel”, volta provocatoriamente a richiamare la memoria del tragico episodio occorso nello stadio belga di Bruxelles, il 29 maggio 1985, ove persero la vita 39 tifosi, di cui 37 juventini e 2 interisti. La tempestiva attività investigativa condotta dalla Digos di Torino, in collaborazione con gli uffici di Firenze, ha permesso di individuare ed identificare attraverso le immagini del sistema di video-sorveglianza  presente all’interno dell’impianto sportivo, i responsabili. In particolare, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria del capoluogo piemontese (Sostituto Procuratore dottor Antonio Rinaudo) quattro tifosi viola (uno dell’89 e due dell’86, tutti di Bagno a Ripoli ed uno del ’96, minorenne, della provincia di Lucca) responsabili in concorso  del reato di cui all’art. 2 bis D.L. 41/07 (“sono vietati, negli impianti sportivi, striscioni e cartelli che, comunque, incitino alla violenza o che contengano insulti o minacce”). Anche nei confronti dei predetti, il personale degli uffici procedenti, congiuntamente, ha eseguito perquisizioni domiciliari che hanno consentito il rinvenimento di elementi che permetteranno un’ulteriore approfondimento investigativo sulla vicenda.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio