Italia primo paese per numero di scatole nere installate sulle auto.

Italia primo paese d’Europa per numero di scatole nere installate sulle vetture. I risultati saranno analizzati nel corso del Congresso dell’Associazione Europea per la Ricerca e l’Analisi degli Incidenti Stradali a Firenze

L’Italia è il paese europeo ad avere il maggior numero di scatole nere installate sui veicoli degli automobilisti. Sono infatti oltre 1 milione le vetture equipaggiare con i dispositivi “Event Data Recorder”, o EDR, i meccanismi elettronici per la registrazione delle attività di un veicolo, utili soprattutto in caso di sinistri. E proprio questi apparecchi rivestono un’importanza fondamentale sulla ricostruzione, su basi scientifiche, delle dinamiche degli incidenti stradali in Italia. Il tema sarà affrontato nel dettaglio nel corso del 22° “Congresso Annuale dell’Associazione Europea per la Ricerca e l’Analisi degli Incidenti Stradali”, che quest’anno si svolgerà, per la prima volta, in Italia (dal 17 al 19 ottobre).

Sede dell’evento, sarà la sala congressi del Grand Hotel Mediterraneo, a Firenze. “Abbiamo scelto il capoluogo toscano perché – spiega il dott. Virginio Rivano, presidente del Comitato Organizzatore – Firenze è la città con il più alto tasso di motorini e questa edizione del Congresso avrà un focus specifico proprio sui veicoli a due ruote”. L’appuntamento è rivolto, in particolare, ai tecnici ricostruttori, che si occupano appunto della ricostruzione e dell’analisi dei sinistri, ed avrà tra gli argomenti principali gli incidenti con veicoli a due ruote (ricostruzione e sicurezza), i fattori umani negli incidenti (anche in rapporto con i sistemi di sicurezza attiva) e l’utilizzo, nel processo ricostruttivo, dei dati forniti dagli “Event Data Recorder” (EDR), le così dette “Scatole nere” che vengono installate a bordo di molti veicoli e che permettono di ricostruire con precisione le dinamiche di ogni sinistro. Ampio spazio verrà poi dedicato all’analisi della caduta dei motociclisti, in fase di incidente e al confronto tra simulazioni computerizzate e tecniche ricostruttive.

Nella seconda giornata di lavori sarà affrontato anche il tema dell’utilizzo degli smartphone come soluzione alternativa per la registrazione dell’incidente, dalla situazione critica iniziale alla fase post-urto, mentre durante la giornata conclusiva, saranno valutati anche i crash test di tamponamenti a bassa velocità per lo studio del “colpo di frusta”, in condizioni reali. Una serie di tematiche che avranno un obiettivo comune: proporre ai soggetti coinvolti nella prevenzione degli incidenti, una serie di misure concrete da adottare, per limitare il più possibile non solo il numero dei sinistri, ma anche le conseguenze che ne derivano per chi ne resta coinvolto. Infine, il congresso ospiterà anche un’ampia area espositiva, allestita appositamente per le aziende partner dell’iniziativa.

fonte: Ufficio Stampa EVU Italia Studio Headline

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