Firenze, con le “streghe” di Avamposti Teatro Festival Torna la rassegna del Teatro delle Donne

Dal 6 settembre al 22 dicembre 2023 a Firenze, Sesto Fiorentino e Scandicci

È “streghe” il tema di Avamposti TeatroFestival 023 organizzato a Firenze dal Teatro delle Donne. In programma da settembre a dicembre 2023, Avamposti si conferma vetrina della nuova drammaturgia e del teatro contemporaneo, con spazio a giovani autrici/autori.

Poesia e musica sono stati storicamente gli strumenti che le donne hanno usato per manifestare il loro malessere e il loro anticonformismo. La strega rappresenta l’archetipo di donna mostruosa, demonizzata perché padrona del proprio corpo e della propria sessualità. La caccia alle streghe fu una vera e propria guerra contro le donne, per annientare il loro potere sociale. Streghe erano tutte coloro che non rientravano in un criterio di “normalità”: donne sole, mendicanti, levatrici, guaritrici, prostitute, adultere, donne che abortivano o che praticavano l’aborto. Ma le streghe esistono ancora oggi, sono tutte quelle donne che non si adeguano, che restano ai margini, fuori dalle regole e dai ruoli prestabiliti, quelle che scelgono di non avere figli, di non essere mogli e concorrere invece a professioni e carriere da cui sono state storicamente escluse. Avamposti invita ad una full immersion in questo mondo alternativo e dissacrante.

Si parte en-plein air, nel cortile di Villa Vogel – nell’ambito dell’Estate Fiorentina promossa dal Comune di Firenze – dove mercoledì 6 settembre Angela Antonini presenterà in anteprima “Sexton | Poetry&Rock”, progetto nel segno della poetessa e performer Anne Sexton, artista che forzò i limiti imposti alle donne da un’America perbenista e osservante. Lo spettacolo è ispirato all’esperienza dell’ensemble rock letterario Anne Sexton & Her Kind, fondato dalla Sexton nel 1968. In scena con Angela Antonini ci sarà il chitarrista Donato Demita.

Giovedì 7 e venerdì 8 settembre lo humour nero di “Cosa ti cucino, amore?”, commedia di Linda Brunetta (TV delle Ragazze), interpretata da Caterina Casini, Maddalena Rizzi, Carlina Torta. Chiuderà sabato 9 settembre Raffaella Azim con il reading “Non seppellitemi viva” dedicato alla poetessa e scrittrice russa Marina Cvetaeva, ricostruendone la personalità complessa toccandone tutte le corde: da quella intima e passionale del ricordo personale a quella della intensità drammatica per la tensione intellettuale e psicologica.

Da giovedì 14 settembre il Teatro delle Donne tornerà nella “sua nuova casa”, il Teatro Goldoni di Firenze, grazie alla convenzione stipulata l’anno passato con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, proprietario della struttura, e a un percorso condiviso con il Comune di Firenze e la Regione Toscana, con il fondamentale sostegno di Fondazione CR Firenze. La stagione prenderà il via con la prima nazionale di “Lo straordinario dell’ordinario”, spettacolo tratto dall’opera di Clarice Lispector, scritto e interpretato da Cristina Abati. Sabato 16 settembre andrà in scena “Lidodissea”: la nuova produzione della Compagnia Berardi Casolari parte dall’analisi dell’Odissea omerica – dei personaggi, delle dinamiche e delle tematiche presenti – per riscrivere una nuova storia. Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari proporranno anche un seminario drammaturgico, domenica 17 settembre dalle 10 alle 16, nell’ambito delle attività della Scuola di Scrittura Teatrale del Teatro delle Donne.

Martedì 19 e mercoledì 20 settembre, sempre al Teatro Goldoni, la prima assoluta del Teatro delle Donne “Witch is”, progetto teatrale di Landi/Mignemi/Paris che riflette sulla figura della strega. Finalista al bando Regist* Under 35 della Biennale Teatro di Venezia 2022, lo spettacolo esorcizza l’archetipo di donna mostruosa: Eleonora Paris, Cristiana Tramparulo, Giorgia Iolanda Barsotti trasformano la parola in poesia, filastrocca, formula magica, confessione, canzone, gettando la luce su una violenza rimossa.

“Le Volpi” è il nuovo lavoro di Lucia Franchi e Luca Ricci che attraversa la provincia italiana per indagare le logiche della politica, venerdì 22 settembre al Goldoni insieme a un trio d’eccezione: Antonella Attili (“Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, “Il Paradiso delle Signore”), Giorgio Colangeli (“La cena” di Ettore Scola, “Il divo” di Paolo Sorrentino) e Luisa Merloni (Psicopompo Teatro). Anche in questo caso seguirà un laboratorio drammaturgico con gli autori.

Da venerdì 22 a domenica 24 settembre, al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino, Gabriele Giaffreda, Barbara Esposito, Monica Bauco presentano in prima assoluta “Conversations after sex” di Mark O’Halloran, per Intercity Dublin e Avamposti TeatroFestival. Sabato 30 al Goldoni, chiude il programma di settembre “The global city – A journey beyond borders”, testo di Nicola Pianzola ispirato a “Le città invisibili” di Italo Calvino con un coro scenico di giovani danzatori.

Si riparte con un’altra prima assoluta, “Arlecchino servitore del prodotto interno lordo”, nuova produzione del Teatro delle Donne affidata al drammaturgo e regista Filippo Renda, in scena con Antonio Fazzini, Margherita Galli, Vieri Raddi, da venerdì 6 a domenica 8 ottobre al Teatro Goldoni: l’analisi critica di un sistema sociale che impone la sostituzione dall’unità di spazio con l’unità di tempo. Domenica 8 terzo seminario drammaturgico con Filippo Renda.

Venerdì 20 ottobre omaggio al drammaturgo e scrittore Massimo Sgorbani, recentemente scomparso, con uno dei suoi testi più particolari, “Angelo della gravità”, ispirato a un fatto realmente accaduto: la mancata impiccagione di un condannato a morte, perché troppo pesante. Con Fabio Mascagni, regia di Alvia Reale.

Dalla penna di uno dei maggiori scrittori francesi, Jean Claude Grumberg, sgorga “La merce più preziosa”, testo che racconta la Shoah come una favola per uno spettacolo che il Teatro delle Donne presenta in anteprima sabato 28 e domenica 29 ottobre ancora al Goldoni. La versione italiana è a cura di Claudia Della Seta, in scena con Sofia Diaz e Antonio Fazzini.

Una giovane giornalista, una carriera ben avviata, il precariato. “Una storia contrario” è il libro in cui Francesca De Sanctis ripercorre la sua esperienza al quotidiano L’Unità. Il testo teatrale, sempre di Francesca De Sanctis, che venerdì 3 e sabato 4 novembre esce di nuovo dalle pagine per approdare sul palco, interpretato e diretto da Elena Arvigo, prima di approdare al Teatro India a Roma il 7 e 8 novembre.

E ancora, venerdì 22 dicembre nuova versione di “Sexton | Poetry&Rock”, in occasione del Natale, con spettacolo e cena insieme agli interpreti. Per i più piccoli, ricordiamo gli appuntamenti di “Favole&merenda” in programma alla Biblioteca Comunale di Scandicci il lunedì pomeriggio.

Le iniziative proposte al pubblico si alterneranno a prove, laboratori, progetti. Al via anche tre seminari della Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale del Teatro delle Donne.
Biglietti da 5 a 15 euro (riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, Uisp, ATC, residenti nei Quartieri 4 e 1 e iscritti ai corsi di formazione del Teatro delle Donne). Info, prenotazioni e prevendite sul sito ufficiale www.teatrodelledonne.com (tel. 055.2776393 – teatro.donne@libero.it), prevendite online anche su www.ticketone.it.
Avamposti Teatro Festival 2023 è organizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze e con il sostegno di Maggio Musicale Fiorentino, Comune di Firenze-Estate Fiorentina, Ministero della Cultura, Regione Toscana, Toscana Energia, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Scandicci, Unicoop Firenze. In collaborazione con Intercity Festival, Quartieri 1 e 4.

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