EXPO – Salvadori: ”L’agricoltore sia Imprenditore con la ‘I’ maiuscola”

L’Assessore Regionale Gianni Salvadori ha esordito così all’incontro con 150 giovani studenti di agraria dell’Università di Firenze tenutosi a Sarteano (Siena) dedicato alla Banca della Terra.

Gli studenti della Facoltà di Agraria hanno iniziato la giornata con una visita alla colonica ed al podere annesso, nelle colline sopra Sarteano, ad oggi di proprietà del demanio della Regione Toscana. Gli appezzamenti di terra visitati fanno parte del progetto “Banca della Terra” promosso e realizzato dalla Regione Toscana con lo scopo di rendere nuovamente coltivate e curate terre molto marginali della nostra regione; il progetto è dedicato principalmente a giovani imprenditori agricoli che presentino domanda per il loro utilizzo, in cambio di un contenuto canone annuale.

A seguito della visita degli appezzamenti terrieri la giornata di formazione e visita ha visto un incontro presso il Teatro degli Arrischianti di Sarteano dove cinque giovani imprenditori agricoli hanno raccontato la propria esperienza con il progetto “Banca della Terra” e con l’uso dei fondi regionali per l’agricoltura giovanile che gli ha permesso di poter intraprendere la proprio attività di agricoltori. Un’altra cosa di notevole importanza, ripresa durante la giornata, è che a partire dalla fine del mese di Aprile inizieranno ad essere pubblicati i primi bandi del PSR della Regione Toscana che va a coprire il periodo 2016-2020.

L’Assessore Gianni Salvadori a chiusura della giornata con i giovani studenti di Agraria ha rilasciato alcune dichiarazioni:

L’agricoltura – ha detto – è tornata ad avere quella funzione fondamentale che aveva fino all’avvento del petrolio. In Toscana ormai oltre il 20% del Pil è prodotto dall’agricoltura, dall’agroalimentare e dalle attività connesse, quello che vi aspetta è qualcosa di grande, non dovete avere paura del futuro, dovete crederci.”

 

con un importante passaggio su EXPO 2015:

Il motto che ci siamo dati – ha detto Salvadori – ossia che “sono secoli che viviamo nel futuro”, non lo abbiamo inventato per l’occasione, ma per sottolineare che la Toscana del buon vivere è la nostra quotidianità. La nostra agricoltura e l’agroalimentare ne sono la testimonianza

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