Diminuisce il numero delle imprese agricole under 40 in Toscana

Diminuisce il numero delle imprese agricole under 40 e dal convegno del Madonnino Anga Grosseto predispone un programma formativo e informativo di incontri per i giovani che vogliono intraprendere in agricoltura

Nessun aumento per il numero delle imprese agricole under 40. Negli ultimi 5 anni si è perduto il 15% delle aziende condotte da giovani. L’analisi impietosa, che contraddice quanto spesso viene detto, è emersa nell’incontro organizzato dai Giovani di Confagricoltura di Anga Grosseto, nel contesto della quarantesima edizione della Fiera del Madonnino. Il tanto annunciato ritorno alla terra da parte dei giovani pare dunque incerto per una serie di fattori, dimostrando che imprenditori non ci si può improvvisare.

“Dai numeri ricavati dal registro delle imprese a livello nazionale – spiega il presidente, Guido Pallini – nonostante l’aumento di iscrizioni del 5,6% registrato nel 2016, rimane un saldo fortemente negativo rispetto al 2011 (-15%). E’ vero che le opportunità sono aumentate, ma rimane un contesto non facile e neppure favorevole a prescindere dagli incentivi destinati alle imprese under 40 .”

Il ritorno al lavoro agricolo da parte dei giovani sarebbe dunque una falsa verità o perlomeno una verità parziale, perché anche quelli che ne intraprendono la strada hanno necessità di una grande formazione imprenditoriale, lasciando da parte l’improvvisazione.

“Il dato che più preoccupa – continua Pallini – è che negli ultimi cinque anni sono scomparse più imprese giovani, almeno il 5% rispetto al totale.”

Ciò dimostra che le imprese condotte da giovani sono più vulnerabili per tutta una serie di fattori, tali da produrre un tasso di mortalità più elevato rispetto a quelle condotte da senior.

“Uno dei problemi maggiori che possono incidere nell’insediamento – conclude Guido Pallini – è senza dubbio l’accesso al credito, a cui è direttamente correlata l’attivazione dei finanziamenti pubblici. Ecco perché, per cogliere le opportunità esistenti, soprattutto per i giovani, serve una maggiore preparazione di fondo. Ragione per cui abbiamo inteso organizzare un vero e proprio programma formativo, in cui includeremo anche la tematica dell’accesso al credito. Questi incontri rientreranno all’interno del progetto XFarm di cui Anga sarà il depositario.”

Al convegno del Madonnino. Moderato dal direttore di Confagricoltura Grosseto, Paolo Rossi, hanno preso parte il vice presidente di Anga provinciale, Francesco Neri, il consigliere David Brigden e la vice presidente nazionale, Diana Lenzi, la quale ha parlato delle attività svolte da Anga nazionale e del ciclo di formazione delle filiere intelligenti, realizzato con la collaborazione di Federalimentare, del CNR e delle Reti degli Istituti Agrari (Renisa) e Alberghieri (Renaia). “Le società di affiancamento – ha illustrato la vicepresidente Lenzi – sono strumenti utilissimi, oggi previsti dalla legge, al fine di favorire il ricambio in agricoltura. Intensa l’attività della associazione nazionale, che a giugno compie 60 anni, con il convegno dei quadri di Anga che sarà dunque l’ennesima occasione di formazione e di approfondimento su tematiche quali la sostenibilità ambientale, la qualità e il ricambio generazionale.

“Ce la stiamo mettendo tutta – conclude il presidente Pallini -. Sappiamo che non è  e sarà semplice. Per questo confidiamo nella partecipazione di tutti quei giovani che hanno la voglia e le capacità di intraprendere nel lavoro più bello e gratificante del mondo, ma anche il più duro e da affrontare con consapevolezza e preparazione.”

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