Baraccopoli con vista alla Nave di Brozzi

Prossima apertura: baraccopoli con discarica annessa, allarme dei residenti alla Nave di Brozzi. Una vera e propria “città nascosta” sta sorgendo in mezzo al verde incolto della Palude delle Piagge, la vecchia cava di rena abbandonata, compresa fra via di San Donnino e via Campania. Qui, invisibili agli occhi dei passanti, sono state erette nella fitta boscaglia una decina di casette in legno e lamiera. Le più grandi raggiungono anche i 70 metri quadrati. Ad abitarle, da circa un mese, un trentina di gitani con bimbi a seguito.

“Il mese scorso – racconta G.L., portavoce del condominio di via della Nave di Brozzi che si affaccia sulla bidonville – dopo aver tagliato la recinzione che separa l’area verde dal parcheggio del condominio, hanno ‘smartellato’ da mattina a sera tirando su le ultime costruzioni. Qualche baracca qui c’è sempre stata, ma adesso – aggiunge – stiamo iniziando a preoccuparci per la loro espansione”.

Alle casette non mancano i servizi di base, visto che all’ “hotel Nave di Brozzi” arriva perfino l’elettricità.

“Gli abitanti – dice indicando il filo che dal traliccio dell’elettricità plana fin dentro le baracche – si sono allacciati abusivamente ai pali della luce di via di San Donnino.” Un servizio, quello di gas e luce con cui i gitani caricano i generatori, pagato interamente dai condomini .“Nelle ultime bollette – racconta – ognuno di noi ha avuto almeno 5 euro in più accreditati come ‘dispersione’. Siamo preoccupati per la loro e la nostra incolumità visto che la sera cuociono abitualmente carne alla griglia utilizzando fiamme libere. Basta una scintilla di troppo a far scoppiare un incendio”.

Anche perché lungo l’ettaro di verde in riva d’Arno al centro dei quali sorge uno stagno, erbacce e sterpaglia fanno da padrone, formando una vera e propria polveriera, a cui su aggiungono i rifiuti prodotti dall’accampamento. “Con la siccità prevista  per questa estate – aggiunge – potrebbe accadere il peggio, senza contare i rifiuti che da mesi si stanno accumulando senza che nessuno li smaltisca.”

A niente sono servite per ora le denunce per occupazione di terreno fatte alle forze dell’ordine dal proprietario dell’area, un imprenditore locale. “Come condomini di via della Nave di Brozzi – conclude G.L. – chiediamo che all’amministrazione di intervenire al più presto per risolvere la situazione prima che degeneri, offrendo a queste persone una chance di integrazione che permetta a loro, vista la presenza di bambini piccoli, di vivere in condizioni dignitose e a noi di affacciarci alla finestra senza vedere un panorama di assoluto degrado”.

 

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