Bando contributi a radio, tv e giornali on line locale per sostenere l’innovazione

Mano tesa alle emittenti televisive, radio, agenzie, periodici e quotidiani on line di ambito locale, a difesa dell’occupazione di giornaliste e giornalisti. La Regione Toscana ha pubblicato il 28 agosto il bando per la concessione di contributi alle imprese editoriali, riservato a micro, piccole e medie imprese con sede operativa nel territorio regionale. In particolare si tratta di un sostegno mirato alle aziende più direttamente interessate ai processi di innovazione del digitale terrestre televisivo e della tecnologia Dab per le radio.

“Come Regione vogliamo difendere e tutelare il pluralismo dell’informazione. E’ un tema che ci è caro e che vuol dire anche difendere i posti di lavoro di quelle aziende – commenta il presidente della Toscana Eugenio Giani -: una battaglia che ci vede al fianco, oggi come in passato, dell’Associazione Stampa Toscana, ovvero il sindacato dei giornalisti. Occorre infatti essere consapevoli che l’innovazione è essenziale per rimanere competitivi e garanzia, dunque, anche dell’occupazione”.

Il bando, che non è il primo per la Regione Toscana, era stato infatti sollecitato e caldeggiato dal sindacato regionale dei giornalisti. “La Toscana è una delle poche regioni che si è attivata su questo fronte – sottolinea il presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci – Il settore sta vivendo una situazione di grave crisi ed il fatto che i contributi di questo bando vengano riconosciuti solo alle aziende che assumono e pagano con contratti e in modo regolare è un ulteriore elemento di valore. Per questo ringrazio il presidente Eugenio Giani anche a nome delle Federazione nazionale della stampa”.

C’è tempo fino alle 16 del 9 ottobre 2023 per presentare domanda, che può essere compilata ed inoltrata solo on line dal sito di Sviluppo Toscana all’indirizzo https://accessosicuro.sviluppo.toscana.it

La Regione ha messo a disposizione un milione e mezzo di euro e i progetti ammessi potranno godere di contributi fino all’80 per cento della spesa sostenuta: dall’acquisto di impianti, programmi e strumentazione tecnica necessari alla realizzare di progetti, a brevetti, licenze, manutenzione ed aggiornamento.

Per dubbi o richieste di chiarimento si può scrivere a impreseinformazione@sviluppo.toscana.it  (per assistenza sul bando e i contenuti della domanda) o a supportoimpreseinformazione@sviluppo.toscana.it per problemi tecnici-informatici.

Naturalmente, per usufruire del sostegno, le aziende dovranno avere alle proprie dipendenze personale giornalistico assunto con un contratto di categoria sottoscritto dalla Federazione nazionale della stampa e dalla Federazione radio televisioni, oltre ad essere in regola con il pagamento di stipendi e contributi. Nel caso vi siano anche collaboratori, gli stessi dovranno avere contratti giornalistici ed essere retribuiti mediante equo compenso come definito dalla legge 233 del 2012.

Le emittenti televisive dovranno garantire un segnale di copertura del territorio ricadente per almeno il 70 per cento in Toscana o, in alternativa, coprire il 90 per cento del territorio toscano per chilometri quadrati illuminati. L’attività giornalistica dovrà essere svolta da iscritti all’albo e non ci potrà essere più di un praticante ogni due giornalisti impiegati. In redazione dovranno lavorare almeno tre giornalisti assunti a tempo pieno o unità di lavoro equivalenti. Nel palinsesto diurno devono essere garantite almeno due ore e mezzo quotidiane di informazione locale autoprodotta e, a titolo gratuito e per mezz’ora, contenuti autoprodotti da soggetti indipendenti operanti in Toscana relativi alla tradizione, cultura, costume, territorio ed attività della Toscana.

Per le radio, la cui copertura anche in questo caso deve ricadere per almeno il 70 per cento in territorio toscano, i praticanti potranno essere al massimo uno per ogni iscritto all’albo impiegato e in redazione dovranno lavorare almeno due giornalisti dipendenti con contratto a tempo pieno o unità di lavoro equivalenti. Nel palinsesto diurno vanno garantite due ore e mezzo di informazione locale autoprodotta.

Quanto ai giornali on line, oltre al requisito comune di usare giornalisti iscritti all’albo e non più di un praticante ogni giornalista è necessario anche che il 60 per cento degli articoli pubblicati siano di informazione locale autoprodotta. Nel caso di radio e tv web, l’informazione locale dovrà coprire almeno due ore e mezza del palinsesto diurno.

Naturalmente in tutti casi ci deve essere una testata giornalistica registrata in tribunale. Potranno essere ammesse anche spese effettuate prima della pubblicazione del bando purché facciano parte del progetto oggetto della domanda di contributo e questo progetto non sia stato già chiuso. Il programma d’investimento deve essere realizzato entro dodici mesi dalla data del decreto dirigenziale che approva la graduatoria finale, con possibilità di richiesta di proroga adeguatamente motivata per un massimo di mesi.

Per consultare il bando:
www.sviluppo.toscana.it/impreseinformazione_2023

 

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