TOSCANA – il mercato della droga parla maghrebino: sgominate cinque bande, 94 arresti, 121 denunce

Alle prime luci dell’alba, si è conclusa una vasta operazione antidroga condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Pisa con l’ausilio di un elicottero e di alcune unità cinofile. Sono state 121 le persone denunciate a piede libero e 94 quelle tratte in arresto al termine dell’indagine denominata “Bolla 2010”, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze. Ingente il volume di affari dei 5 sodalizi criminali che sono stati disarticolati ed i cui proventi venivano rimessi nei paesi di origine con l’utilizzo del “money transfer”.

Nella giornata odierna, come spiegato durante la conferenza stampa al comando provinciale di Pisa dal tenente colonnello Gianni Fedeli, i militari hanno eseguito 31 ordinanze di custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze, a conclusione di un’articolata attività investigativa, iniziata nel mese di aprile 2010 e convenzionalmente denominata “Bolla 2010”. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze e condotta sul territorio dal personale della Compagnia Carabinieri di Pontedera, ha consentito di ricostruire, attraverso idonei servizi, svolti anche con l’ausilio di videoriprese ed attività tecniche, le dinamiche delinquenziali di cinque distinti sodalizi criminali coinvolti, in misura e contesti diversi, sia nel traffico internazionale e nazionale di sostanze stupefacenti che nello spaccio al dettaglio.

Per tutti gli appartenenti a tali gruppi è stata delineata la fattispecie di associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, un gruppo, composto da cittadini di nazionalità albanese, gestiva l’approvvigionamento di ingenti quantità di stupefacente, per lo più eroina e cocaina, mentre gli altri quattro sodalizi, costituiti in massima parte da tunisini  – con la partecipazione anche di cittadini italiani – curavano la distribuzione al dettaglio della droga.

Il materiale probatorio raccolto permetteva di acclarare una diffusa attività di spaccio che interessava il centro storico di Pisa, estendendosi ai paesi della provincia fino a ramificarsi in diverse realtà della Toscana, tra cui Altopascio, in provincia di Lucca, e poi Calci (PI), Vicopisano (PI), Bientina (PI), Castelfranco di Sotto (PI), Santa Croce Sull’Arno (PI), Buti (PI), Pontedera (PI), Montignoso (MS), Fucecchio (FI), Lamporecchio (PT), Castelfiorentino (FI), Empoli (FI), Vinci (FI), Montelupo Fiorentino n(FI), Montespertoli (FI), Cerreto Guidi (FI), Capraia a Limite (FI), Arezzo, ed interessare anche le provincie Siciliane di Ragusa e Messina, con movimenti di cospicui quantitativi di stupefacente.

Gli investigatori hanno anche ricostruito la “filiera” dell’importazione dell’eroina che giungeva in Italia, attraverso la Grecia, dalle piantagioni di oppio dell’Afghanistan e dalla Thailandia.

Enorme il giro d’affari dei sodalizi, i cui proventi, attraverso l’ausilio di indagati (talvolta Italiani) venivano trasferiti in Tunisia mediante i circuiti internazionali “money transfer”.

L’indagine complessivamente, ha consentito il deferimento di 121 persone per il reato di detenzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, l’arresto di 94 persone di cui 38 in flagranza del reato di cui sopra, a documentazione di migliaia di cessioni di stupefacente e il sequestro di 15 chili di eroina, 100 grammi di cocaina, 50mila euro provento di spaccio e 21 auto in uso ai solidali o loro complici.

Nel totale, i militari hanno svolto circa 1300 servizi di osservazione, controllo e pedinamento.

Articolo di Letizia Tassinari su  La Gazzetta di Lucca

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