PEDOPORNOGRAFIA – Polizia di Firenze arresta 4 persone

FIRENZE – A conclusione di un’attività d’indagine, denominata “Buona Vista Social Club”, il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze, in collaborazione con i Compartimenti e le Sezioni di Polizia Postale e delle Comunicazioni di numerose regioni, ha dato esecuzione a delle perquisizioni, su tutto il territorio nazionale, nei confronti di 29 persone che attraverso l’utilizzo della rete internet detenevano e condividevano file pornografici prodotti mediante lo sfruttamento sessuale dei minori degli anni 18.

Nello specifico il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazione di Firenze ha monitorato, mediante apposita attività di “sottocopertura” prevista dalla Legge nr. 269 del 1998, l’utilizzo dei programmi di file sharing “Shareaza”, “Round-Up”, ed “Emule” (software che consentono di condividere risorse sulla rete internet) alla ricerca di utenti che condividevano materiale pedopornografico.

Le operazioni di perquisizione hanno interessato le Regioni LOMBARDIA (8 perquisizioni) – LAZIO (4 perquisizioni) – PUGLIA (3 perquisizioni) – CAMPANIA (3 perquisizioni) PIEMONTE (2 perquisizioni) – SICILIA (2 perquisizioni) – UMBRIA – CALABRIA – MARCHE – EMILIA ROMAGNA – FRIULI VENEZIA GIULIA – VENETO – SARDEGNA.

Nel corso delle varie operazioni di perquisizione è stato sequestrato numeroso materiale informatico e sono stati individuati tutti gli autori del reato. In particolare quattro utenti sono stati tratti in arresto in flagranza di reato, in quanto trovati in possesso di ingente quantità di materiale pedopornografico e specificamente:

  1. un 36enne di Lago (CS), trovato in possesso di circa 1.000 file immagine e video pedopornografici.
  2. un 79enne di Merate (LC), trovato in possesso di circa 3.000 immagini e 230 video pedopornografici
  3. un 38enne di Roma, trovato in possesso di circa 20.000 file immagine e video pedopornografici
  4. un 54enne di Leini (TO), trovato in possesso di circa 700.000 immagini e 5.000 video pedopornografici.

 Le indagini sono state dirette dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze dott. Andrea Cusani.

fonte: Polizia Postale di Firenze

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