Panariello, Conti e Pieraccioni, che spettacolo!

Comicità, esuberanza e spontaneità. Sono queste in sintesi le parole chiave dello spettacolo di Panariello, Conti e Pieraccioni, che hanno animato il Mandela Forum di Firenze durante la prima tappa toscana. A 20 anni dal suo debutto, il trio ha colpito ancora nel segno, facendo restare incollate alla sedia almeno tre generazioni di spettatori. Intere famiglie, che per una volta magari non si sono ritrovate silenti davanti alla tv, hanno finalmente potuto condividere una sana risata.

Uno spettacolo che non stanca mai, con i suoi protagonisti che interpretano nient’altro che se stessi. Pieraccioni, con la sua spontaneità comica e il fare impacciato, fa sentire lo spettatore come a casa. Panariello, con i suoi storici personaggi come Mario il bagnino, porta ricordi e risate a crepapelle. Carlo Conti  è la spalla perfetta delle gag ironiche, nel suo ruolo di presentatore semiserio che cerca di tenere alto il livello dello spettacolo.

Un sapiente mix di passato, presente e futuro, con un costante riferimento all’attualità, anche politica. Un tour che porta in giro per l’Italia la comicità fiorentina e toscana, e che sta ricevendo proprio a Firenze un’accoglienza straordinaria. L’assalto alle biglietterie ha infatti costretto F&P Group a programmare repliche su repliche. Si è partiti da questa tre giorni di ottobre, seguiranno altre sei date tra novembre e dicembre, oltre a tre serate a gennaio.

Divertimento, ma anche impegno sociale, come quello che i tre artisti hanno dedicato all’associazione Cure 2 Children. L’organizzazione fiorentina ha infatti la straordinaria ambizione di aiutare i bambini con cancro o malattie ematologiche gravi nelle regioni più povere del mondo, allo scopo di farli accedere ad una cura locale affidabile ed accessibile.  Per finanziare questi progetti sono stati messi a disposizione i proventi di un calendario, che vede come protagonisti i tre artisti. Perché sono proprio così i toscani, sicuramente pieni di difetti ma con un cuore grande. E anche questo spettacolo ha una missione sociale difficile ma bellissima: contagiare tutti gli italiani con l’umorismo della nostra regione, facendogli abbandonare per una sera le preoccupazioni quotidiane. E forse solo così, vivendo i suoi problemi con maggiore leggerezza, il Belpaese riuscirà ad uscire dalla cappa di pessimismo in cui è ancora immerso.

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