LIVORNO – Minacce di morte al sindaco Cosimi

LIVORNO – “Domani spariamo al sindaco”. Il primo cittadino di Livorno, Alessandro Cosimi, è stato minacciato di morte con queste poche parole, pronunciate almeno tre volte sul canale radio della Polizia Municipale labronica. Immediate le indagini del corpo dei vigili urbani in collaborazione con la Questura che oggi alle 18.30 deciderà in via definitiva se accordare la scorta al sindaco livornese e alla sua famiglia. Cosimi era già stato minacciato di morte nel mese di giugno attraverso una lettera a firma “Br”, con un ritaglio di giornale che parlava dell’inizio dei lavori per il nuovo ospedale di Livorno, che fu intercettata al centro di smistamento postale di Pisa.

LE MINACCE – Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato un uomo con la voce camuffata, ma con il chiaro accento livorno, a minacciare il sindaco. Si sarebbe introdotto sul canale della Polizia Municipale con la propria apparecchiatura radio visto che ancora al corpo dei vigili urbani di Livorno non è stato installato il sistema blindato Tetra. La prima minaccia sarebbe stata pronunciata a mezzanotte e 40, la seconda una ventina di minuti dopo, la terza all’1.10.

LA SOLIDARIETÀ – Intanto, il mondo politico esprime la propria solidarietà al sindaco di Livorno e presidente di Anci Toscana. Numerosi sono i messaggi di vicinanza a Cosimi soprattutto da parte del presidente della Provincia labronica, Giorgio Kutufà, dall’Anci, dall’Italia dei Valori, dal Pd in Consiglio regionale, dal Governatore Enrico Rossi e dai consiglieri regionali di Più Toscana, Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri, che si dicono preoccupati « per i toni di barbarie, che conosce oggi la politica, e di tensione fomentata che alla fine temiamo ci riportino a pagine tristi della nostra storia».

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