Live Report: THe Congos @ Auditorium Flog (3 novembre 2017, Firenze)

img_3036La rassegna fiorentina Musica dei Popoli di quest’anno ha intrapreso un itinerario inaspettato. Il festival ci porta in Giamaica, o, per meglio dire, porta il cuore della Giamaica a Firenze. Stiamo parlando di ospiti eccezionali come i The Congos, la cui prima testimonianza è il leggendario The Heart of Congos del 1977. Partiti da duo ( Cedric Myton e Roydel Ashanti Johnson) e completati come trio (Watty Burnett), i Nostri si sono contraddistinti nel genere reggae per la loro innovazione nella vocalità. Se il reggae che tutti conosciamo usa dei canoni, tutto sommato, conosciuti, i Congos si muovono sui ritmi reggae mentre il resto della musicalità è in gran parte lasciato alle loro voci, ai loro controcanti, ai falsetti, cori, su più livelli. Come la maggior parte dei gruppi, anche loro hanno visto una stagione crepuscolare col loro scioglimento, ma negli anni ’90 si ricostituiscono come trio (al posto di Johnson però, ci sarà Lindburgh Lewis) .

img_3045La formazione aggiornata vede i “vocalisti” accompagnati dalla Soulover Band, o almeno, li ha visti con un’ora e mezzo abbondante di ritardo dopo il raffinato dj set Verso le 23.30 la band è salita sul palco per riscaldare l’ambiente con un sapido e baldanzoso dub con sentori gloriosi di punk nella ritmica e con sfumate di Soul/funk prima di accogliere i veri ospiti del concerto.

La band comincia sulle note di Open Up The Gate e, tempo per i Congos di arrivare sul palco, e iniziano a intonare il pezzo manifest (non il loro manifesto, ma dovrebbe esserlo di ogni gruppo reggae). Ad ogni pezzo, un ringraziamento per il pubblico, messaggi di pace e gioia, nella migliore img_3038tradizione e, anche questo come prevede la tradizione, un atteggiamento genuino di gratitudine, passando in rassegna ricordi e ringraziando l’Italia per il suo calore.

Insomma, Musica dei Popoli ha visto nella tappa giamaicana, una serata riuscita che, oltre alla tradizione, ha previsto il buon gusto e il coinvolgimento. Prossima tappa, qualcosa che ha davvero poco a che fare con la Giamaica: Uri Caine he interpreta brani del pianista Monk, al teatro di Rifredi. Dalla Giamaica a Filadelfia in un solo weekend!

Riccardo Gorone

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