Il Gran Consiglio del Renzismo silura Letta. Verso il Governo Renzi I

FIRENZE – E alla fine staffetta fu. Il Governo passa da un toscano ad un altro. Il derby tra Pisa e Firenze a questo giro è stato vinto da un gigliato, il sindaco pro tempore (e molto assente) di Firenze Matteo Renzi. Ma il segretario del Pd non si è accontentato di vincere facile. Ha voluto stravincere, umiliando Enrico Letta con il voto della direzione del Partito Democratico, sempre più simile a un Gran Consiglio del Renzismo.

Gianni Cuperlo, un signore, aveva chiesto che almeno questa umiliazione fosse risparmiata a Letta, ma la direzione Pd pro-Renzi ha voluto lo stesso arrivare a un voto, per dare la stilettata definitiva a Gianni da Pisa. Che Renzi sia un po’ incoerente lo dicono i fatti. Solo qualche giorno fa disse che Letta doveva stare sereno, ma, come si sa, “tranquillo morì…”, e qui continuate voi, cari lettori, come meglio credete. Il primo cittadino di Firenze aveva sostenuto che senza la fiducia degli italiani non si sarebbe insediato a Palazzo Chigi, e che il segretario del Pd non poteva essere pure premier. Ma, come abbiamo visto, non è stato così.

Il “nuovo che avanza” è figlio di una politica vecchia, di cui ormai i cittadini sono stufi. Renzi ha deluso. Ha deluso i fiorentini perché è stato il sindaco più assente che si ricordi. Ha deluso molta gente che credeva in lui perché ha anteposto agli interessi dei cittadini quelli personali. Renzi ha deluso nel comportamento, ma adesso non ci resta altro da fare che dargli fiducia. D’altronde, se solo riuscisse a fare un quindicesimo di ciò che promette, l’Italia sarebbe rivoluzionata.

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