FUTSAL – Poggibonsese batte Prato 10-9. Ora l’Arzignano

PRATO – Dodici gol, emozioni a non finire ed uno spettacolo che ha reso merito alle due migliori formazioni toscane, arrivate a contendersi la finalissima dei playoff per la A2 in un derby dagli altissimi contenuti emotivi. Alla fine l’ha spuntata la Poggibonsese, ai calci di rigore, dopo che il Prato aveva condotto le danze per gran parte del match. L’avvio di partita è tutto di marca biancazzurra. Con Giannattasio che dice di no a Calamai e Rafinha che colpisce due pali clamorosi. Al 5′ tegola per Roberto Coccia, che perde per infortunio Calamai, uno dei protagonisti più attesi. Per lui distorsione del ginocchio e semifinale finita anzitempo. Forfait pesante per i lanieri, già privi dello squalificato Vincentini, che però non accusano il colpo e anzi trovano il gol del vantaggio con una bella iniziativa personale di Wellington: 1–0. La Poggibonsese cerca di abbozzare una reazione, ma fa fatica ad affacciarsi dalle parti di Cleber. Il Prato, invece, è sempre pericoloso, soprattutto quando si muove sull’asse Wellington–Rafinha. E proprio quest’ultimo, al 14′, realizza il 2–0 con un siluro che si infila all’incrocio dei pali. A questo punto la Poggibonsese si sveglia, anche grazie all’ingresso in campo dell’ottimo Conti. Al 18′ Righeschi fredda Rafinha con un tunnel e batte Cleber: 2–1. Passano pochi secondi e lo scatenato Conti viene atterrato in area, calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Di Maso, che però si fa ipnotizzare da Cleber, che intuisce e sventa la minaccia. Si va così al riposo sul 2–1 per il Prato.

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La gioia della Poggibonsese a Prato
La Poggibonsese a Prato

La ripresa si apre con l’immediata terza rete biancazzurra. Sono passati appena 28” quando Giannattasio interviene su una sponda area di Apruzzese, ma il pallone carambola sul corpo di Conti che infila nella propria porta: 3–1. La reazione senese è veemente, ma un po’ per l’imprecisione sotto porta, un po’ per la bravura di Cleber, il risultato non cambia. Il Prato, dal canto suo, si mette dietro ad attendere l’occasione buona per colpire, che arriva al 7′. Palla rubata da Rafinha, rapida combinazione con Apruzzese, che serve a Oscar il più facile dei palloni: 4–1. Il gol del –3 non manda al tappeto la Poggibonsese, che si ributta in avanti e all’11’ trova il 4–2 con Conti. A questo punto, complici le rotazioni corte a disposizione di Coccia, sembra che la Poggibonsese possa riagganciare la partita. A spegnere gli entusiasmi giallorossi ci pensa Wellington. Lancio lungo, controllo volante con il tacco e conclusione al volo che si infila al “sette”: 5–2 al 13′. I minuti scorrono senza che la Poggibonsese riesca a trovare il gol della speranza, il Prato spreca un tiro libero con Wellington, e così Busato si affida alla carta Pellegrino portiere di movimento. E’ la mossa che cambia la partita. La Poggibonsese ha grande pazienza, sfrutta la stanchezza del Prato, e due magie di Di Maso imbeccano Righeschi solo sul secondo palo. In rapida successione arrivano il 5–3 e il 5–4. Partita riaperta, Prato alle corde e ad 1’05” dalla sirena una sfortunata deviazione di Wellington spiazza Cleber ed è 5–5. Addirittura a pochi secondi dal termine la Poggibonsese avrebbe l’opportunità di chiudere il match, ma Mangione arriva in ritardo sull’assist di D’Amico. Si va ai supplementari.

Il saluto della Poggibonsese a Prato
Il saluto della Poggibonsese a Prato

Inizia un’altra partita, fatta di nervi e capacità di gestire le ultime energie rimaste. Al 3′ nuovo tiro libero per il Prato. Stavolta dai dieci metri va Rafinha, che con grande freddezza trova l’angolino giusto: è il 6–5 con cui si va al cambio di campo. Il secondo overtime si apre con un’altra emozione. Dopo 37” Cleber e Mangione entrano a contatto in area. L’arbitro non ha dubbi: altro calcio di rigore per la Poggibonsese, ma soprattutto espulsione del portiere brasiliano. Tra i pali entra il giovane Laino, che si erge ad eroe. Dal dischetto si presenta infatti Mangione, che calcia debolmente permettendo la respinta in corner. La Poggibonsese può comunque giocarsi la superiorità numerica, ma il Prato si difende con le unghie e con i denti e il risultato non cambia. C’è il tempo di vedere Laino parare anche un tiro libero a Righeschi, prima che Busato ritenti la carta del portiere di movimento. E anche stavolta la mossa è quella giusta. A 52” dal termine della partita Di Maso trova lo spiraglio giusto: 6–6. Si chiude così una partita dalle incredibili emozioni. Sono i calci di rigore a decidere chi affronterà l’Arzignano (4–3 all’Imola) nella finalissima. Iniziano i due bomber Wellington e Righeschi, ma Giannattasio e Laino parano. Segnano in successione Conti, Di Maso e D’Amico per la Poggibonsese, Russo, Rafinha e Apruzzese per il Prato. Gli ultimi tiratori sono Oscar e Pellegrino. Lo spagnolo si vede respingere la conclusione da Giannattasio, mentre il talento giallorosso spiazza Laino e manda i suoi in finale. Sabato 24 finale di andata a Poggibonsi, il 31 il ritorno ad Arzignano.

IL TABELLINO:
PRATO: Biscaro, Oscar, Calamai, Wellington, Rafinha, Santi, Fattori, Russo, Poggini, Apruzzese, Brondi, Laino. All. Coccia
CHIANTI PICCINI POGGIBONSESE: Giannattasio, Farmeschi, D’Amico, Pellegrino, Di Maso, Conti, Meniconi, Mangione, Righeschi, Morganti, Giaimo, Massari. All. Busato
RETI: 6’44” p.t. Wellington (P), 14’42” Rafinha (P), 17’58” Righeschi (CP), 0’28” s.t. aut. Conti (CP), 7’01” Oscar (P), 11’34” Conti (CP), 13’13” Wellington (P),16’27” e 16’52” Righeschi (CP), 18’55” aut. Wellington (P); 3’13” p.t.s. Rafinha (P), 4’08” s.t.s. Di Maso (CP)
NOTE: Ammoniti:  Giannattasio (CP), Di Maso (CP), D’Amico (CP), Farmeschi (CP), Apruzzese (P), Espulsi: Biscaro (P) espulso dopo 00’37” del s.t.s.
ARBITRI: Donato Lamanuzzi (Molfetta), Antonio Annunziato Belsito (Lamezia Terme) CRONO: Salvatore Giannini (Pisa)
SEQUENZA RIGORI: Wellington (P) parato, Righeschi (CP) parato, Russo (P) gol, Conti (CP) gol, Rafinha (P) gol, Di Maso (CP) gol, Apruzzese (P) gol, D’Amico (CP) gol, Oscar (P) parato, Pellegrino (CP) gol
NOTE: 1000 spettatori. Due rigori falliti dalla Poggibonsese, uno da Di Maso (parato da Biscaro) e uno da Mangione (parato da Laino).

fonte: Calcetto Poggibonsese

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