Expo, Banca Terra e Banca Germoplasma di Toscana ambasciatori di Legambiente

AREZZO – C’è anche l’Ente Terre Regionali della Toscana fra gli “ambasciatori del territorio” selezionati da Legambiente, che andranno a Expo 2015, e che partecipano al Treno Verde sull’agricoltura di qualità. Stamani durante la tappa di Arezzo dell’iniziativa è stato il direttore dell’Ente Terre di Toscana, Claudio Del Re, a illustrarne le caratteristiche, le finalità e il lavoro svolto.

“Siamo la più grande azienda agricola biologica della Toscana”, ha detto Del Re. “All’interno dell’Ente Terre di Toscana c’è infatti l’azienda di Alberese (Grosseto), quella di Cesa in Valdichiana (Arezzo), c’è la Banca della Terra, abbiamo il coordinamento della gestione forestale di tutta la Toscana”.

“Siamo stati antesignani del biologico e della biodiversità”, ha continuato Del Re. “Ad esempio siamo stati quelli che hanno rilanciato la coltivazione di grani antichi, come il Grano Verna (una varietà antica e dalle proprietà nutrizionali importanti a basso contenuto di glutine) con il quale ad Alberese facciamo anche il pane.

“Abbiamo la “banca del Germoplasma” – ha proseguito Del Re -, con ben 9 sezioni, che copre il settore vegetale preservando dalla scomparsa le antiche specie di piante della Toscana e presto lanceremo anche la Banca del Germoplasma animale, perché le nostre razze autoctone, purtroppo, si contraggono sempre di più. Ad Alberese – ha aggiunto ancora – vendiamo anche la carne biologica, ma in questo settore manca ancora in Toscana una filiera che ne permetta uno sbocco sul mercato tutto l’anno.”

Del Re ha illustrato poi le ultime tappe della Banca della Terra. “Abbiamo – ha detto – già assegnato 500 ettari di terra, in gran parte a giovani che sono tornati all’agricoltura. Di recente anche l’Istituto degli Innocenti di Firenze ha messo a disposizione della Banca della Terra altri 200 ettari che sono situati in Valdarno. Presto metteremo a bando ulteriori 80 ettari di terra che si trovano ad Alberese e che sono dedicati alla coltivazione dell’olivo. Naturalmente si tratterà di coltivazione biologica.”

“Vorrei concludere – ha detto infine il direttopre dell’Ente Terre di Toscana – con una sottolineatura: prima eravamo un Ente Pubblico economico, ora siamo diventati un Ente Pubblico, tout court. Questo sta a significare quale sia l’importanza che la Regione Toscana attribuisce a queste cose, che sono ritenute fondamentali.”

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