Dati non positivi per il commercio della Toscana

Andrea Nardin, direttore di Confcommercio Toscana, commenta i dati congiunturali sul commercio al dettaglio in Toscana pubblicati oggi da Unioncamere Toscana.

“C’è da stare poco allegri nel mondo del piccolo commercio: gli effetti della crisi sono ormai sotto gli occhi di tutti, basta fare un giro in centro a Firenze, per non parlare della morìa di negozi nelle periferie e nei piccoli centri. Ma per i negozi di vicinato la caduta libera sembra avvertire una lieve frenata e le piccole strutture – pur nella drammaticità del dato negativo dell’andamento delle vendite al -5,2 – non peggiorano rispetto al primo trimestre di quest’anno, con un trend migliore rispetto a quello nazionale.

E’ un dato interessante, se confrontato con la variazione tendenzialmente più accentuata di ipermercati, supermercati e grandi magazzini, che scontano probabilmente un riposizionamento dei piccoli negozi a prezzi più competitivi e i salatissimi costi di spostamento in auto per raggiungere strutture lontane dai centri abitati. Anche le giacenze sono in via di normalizzazione, e le aspettative degli imprenditori sembrano in fase di crescita, anche se modesta. Ci auguriamo che questi timidissimi segni di ripresa non vengano vanificati da un improponibile aumento dell’Iva”.

fonte: Confcommercio Toscana

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