Crisi della Misericordia di Pisa – Gianluca Federici (CISL): ‘La città si faccia carico degli esuberi’

La città si faccia carico dei dipendenti della Misericordia che rischiano il posto di lavoro

La storia
Il buco accumulato dalla storica arciconfraternita – commenta il sindacalista Cisl – suona come la somma di investimenti sfortunati, ritardi nelle concessioni e nella riscossione dei servizi erogati, rischi eccessivi presi nel tempo. Forse la responsabilità più grave è quella di aver immaginato la Misericordia come un’azienda, quando invece avrebbe dovuto mantenere la sua originaria identità di associazione di volontariato.
È pur vero che il sistema sanitario regionale richiede alle associazioni competenze, professionalità e soprattutto continuità di servizio, che difficilmente si riescono a garantire solo con volontari.

L’arcivescovo
In tutta questa vicenda, mi permettano i colleghi dei Cobas, la curia pisana e in particolare l’Arcivescovo c’entrano poco – osserva Gianluca Federici – La Misericordia di Pisa ha una gestione autonoma. Lo statuto attribuisce all’ordinario diocesano il potere di nomina di tre componenti del Magistrato (su undici complessivi) e la possibilità di nominare un commissario, quando venga meno l’organo amministrativo. Cosa che monsignor Paolo Benotto ha puntualmente fatto. L’immagine di un vescovo manager che entra nel merito delle scelte, anche amministrative, delle Misericordie della diocesi, è forse suggestiva, ma priva di fondamento.

L’attualità
Ormai il pasticcio è stato fatto. Raccogliamo l’invito del governatore Marchetti a trovare le soluzioni meno penalizzanti per i lavoratori. Al tavolo che vorrà convocare, noi saremo presenti con i nostri delegati della Funzione pubblica. In quella sede ci auguriamo che il governatore possa fornirci spiegazioni su quale sia il piano del magistrato per salvare il salvabile e scongiurare la chiusura definitiva di una arciconfraternita che ha servito la nostra città per secoli e secoli». Nello stesso tempo «tutti – istituzioni, imprenditori, associazioni professionali, sindacati – prendano a cuore il problema di questa gente.

fonte: Gianluca Federici, segretario generale della Cisl di Pisa

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