CALCIO – Tra moviole contrastanti e grandi giocate

FIRENZE – Lo sport maggiormente seguito in Italia non è il calcio di per sé, ma ciò che ruota intorno al calcio, dal gossip alla moviola. Io personalmente sono d’accordissimo con l’uso della tecnologia e della moviola in campo. Ma la moviola va saputa utilizzare. Qualche anno fa, il Mogliano si cucì uno scudetto non suo per una decisione errata del giudice del tmo, che dando una valutazione sbagliata a un’azione, non concesse la meta della vittoria del tricolore ai Cavalieri Prato. Nel volley l’uso della moviola in campo presenta tantissimi limiti visto e considerato che i giudici non hanno a disposizione tutte le inquadrature necessarie per prendere una decisione giusta. Lo abbiamo visto con il “Video Challenge” agli ultimi Mondiali in Polonia.

Ieri la moviola in campo avrebbe concesso un rigore sacrosanto all’Empoli per un goffo fallo di mano di Gastaldello, che si è tuffato in area e ha fermato con un braccio il pallone calciato da Mchedlidze. Probabilmente avrebbe annullato il primo gol di Totti nel derby non per la posizione di partenza del Capitano della Roma, bensì per un intervento falloso di Astori ai danni di Djordjevic. Avrebbe permesso la concessione di un rigore per la Fiorentina per fallo di Barreto su Pizarro, e forse avrebbe fugato ogni dubbio sul gol del 2-0 viola per la posizione di partenza di Tomovic.

Ma cosa avrebbe detto la moviola in campo sul gol dell’1-2 della Juventus contro il Napoli? Come dicevo prima, la moviola va saputa usare e magari devono esserci delle riprese che permettano di fugare ogni dubbio. In diretta sembrava fuorigioco e quindi gol da annullare, anche nel post partita qualcuno ha detto che era da annullare per fuorigioco. Poi, però, è uscita fuori Sky che ha mostrato come Maggio (con ogni probabilità) tenesse in gioco Cáceres, autore del gol. C’è chi parla di manipolazione da parte di Sky del fermo immagine (allora gli juventini possono accusare della stessa cosa Gazzetta e Corriere dello Sport…) per conflitto di interessi (la D’Amico sta con Buffon, ma ricordo che il direttore Caressa non fa propriamente il tifo per i bianconeri), comunque, se Cáceres fosse tenuto in gioco da Maggio, a questo punto da valutare è la posizione di Chiellini. Il giocatore pisano, col turbante bianco per una capocciata ricevuta in precedenza, è oltre la linea dei difensori del Napoli.

Ma cosa dice il regolamento? Per la Regola 11, il fuorigioco (attivo) si applica quando l’attaccante in posizione di offside interviene nel gioco. Ciò significa che deve necessariamente “giocare o toccare il pallone passato o toccato da un compagno”, e Chiellini non lo fa. Oppure deve “influenzare un avversario”, ossia “impedire ad un avversario di giocare o di essere in grado di giocare il pallone, ostruendogli chiaramente la visione o contendendogli il pallone”, e dalle immagini si nota come nessun giocatore del Napoli sia influenzato da Chiellini, che non trae nemmeno vantaggio dalla sua posizione di fuorigioco.

Chiellini non è in fuorigioco Al punto 7 della Guida pratica Aia della Regola 11 è scritto: “Un calciatore in posizione di fuorigioco che non influenza un avversario, corre verso il pallone giocato da un compagno. L’arbitro deve attendere che tocchi il pallone per sanzionarne il fuorigioco?”. E la risposta è lampante: “Il calciatore può essere sanzionato prima di toccare il pallone se nessun altro compagno in posizione regolare ha la possibilità di giocare il pallone. Altrimenti l’arbitro deve attendere e vedere se il calciatore in posizione di fuorigioco interviene nel gioco toccando il pallone”. Se la rilevazione di Sky sulla presenza di Maggio come penultimo difensore che tiene in gioco Cáceres fosse giusta, la posizione di Chiellini è da ritenersi passiva a termini di regolamento.

Ma, come abbiamo visto, le moviole sono contrastanti, spesso a seconda del pubblico a cui sono destinate o dell’editore del giornale che le fa. Anche le moviole non sempre chiariscono fino in fondo le questioni di centimetri. Forse è bene concentrarsi sulle grandi giocate dei singoli calciatori. Ieri ce ne sono state tante. Al di là del rigore negato all’Empoli, Eder ha segnato un gol capolavoro a Marassi. A Firenze, Borja Valero ha fatto una giocata da campionissimo del calcio, mentre Joaquín ha segnato un gol di rara bellezza. A Napoli, Pogba e Vidal hanno segnato due eurogol. A Roma, Felipe Anderson ha giocato una partita strepitosa, segnando una bellissima rete. Sempre a Roma, quel giovincello di Totti corre e smania più di un ventenne. Sono queste le cose di cui parlare nel calcio e non i centimetri di Maggio e Cáceres o quelli del colpo di testa di Astori contro l’Udinese. La moviola, se strumentalizzata da allenatori, dirigenti e addetti ai lavori, fa veramente male al calcio. Le grandi giocate, invece, ti fanno sempre più appassionare a questo sport.

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