AREZZO – Dissequestrati i beni dell’ex sindaco Brandi. Il riesame esclude la truffa

Nessun reato di truffa aggravata per l’ex sindaco di Castiglion Fiorentino Brandi e per due tecnici del Comune coinvolti nel primo filone d’inchiesta sul dissesto finanziario del Comune

Il tribunale del riesame, non ritenendo che vi sia la presenza del reato di truffain quanto la truffa presuppone un profitto per sé o per altri; ma l’ente pubblico non è soggetto terzo rispetto al soggetto agente, ha disposto il dissequestro dei beni dei tre imputati. Agli imputati erano stati sequestrati beni, per un equivalente economico di 80mila € ciascuno durante le fasi precedenti all’ultima sentenza.

L’ex sindaco Paolo Brandi e i due tecnici del Comune, l’ex ragioniere capo Giuseppe Bennati e l’allora  responsabile  dei lavori pubblici Fausto Rossi erano i protagonisti del primo filone dell’inchiesta sull’ipotesi di reato di truffa aggravata terminato con questa sentenza di assoluzione. 

In relazione al grave dissesto del Comune di Castiglion Fiorentino, poi nuovamente commissariato durante la breve amministrazione Bittoni per impossibilità di candidatura del Sindaco, resta ancora aperto il secondo filone di inchiesta.

La prima udienza è fissata per il 9 marzo 2016, nel processo si parlerà del Bilancio  2009 che interessa Brandi, al tempo Sindaco, e Cesarini che Assessore alle Finanze.L’accusa nei confronti dei due imputati è di aver occultato debiti fuori bilancio per 1,8 milioni compiendo il reato di falso ideologico.

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