Arezzo, un corso di nuoto per persone con disagi psicologici e disturbi psichici

La Vivere Insieme Onlus ha avviato una serie di attività in piscina al Palazzetto del Nuoto

Un corso di nuoto e di ginnastica in acqua per persone con disagi psicologici e disturbi psichici. L’associazione Vivere Insieme Onlus di Arezzo ha ampliato i servizi per i propri utenti attraverso l’attivazione di una serie di attività in piscina che, promosse con la collaborazione organizzativa della Chimera Nuoto, sono finalizzate a portare benefici in termini sociali e motori. Le lezioni sono ospitate dalle vasche del Palazzetto del Nuoto e, tenute dall’operatore della salute mentale Luca Pinzaglia, coinvolgono persone di tutte le età a cui viene proposto un percorso progressivo dal galleggiamento all’acquisizione delle tecniche dei quattro stili e dei movimenti del fitness in acqua.

La Vivere Insieme Onlus, attiva ad Arezzo da circa vent’anni, rivolge i propri servizi verso le persone di tutte le età con disagi psicologi e le rispettive famiglie, operando in stretta sinergia con i Servizi per la Salute Mentale della Usl Toscana Sud-Est e con altre organizzazioni attive sul territorio. Questa realtà propone opportunità di autoaiuto, incontri di formazione rivolti alla cittadinanza, percorsi di inserimento sociale e lavorativo, progetti collegati all’organizzazione del tempo libero e attività sportive tra cui rientra anche il corso di nuoto previsto con il sostegno della Chimera Nuoto per l’accoglienza e l’organizzazione degli spazi. La volontà, infatti, è di sfruttare le potenzialità dell’ambiente acquatico per portare benefici motori, cognitivi, comunicativi, comportamentali ed emotivi nel percorso terapeutico degli utenti seguiti dalla onlus. «Ringraziamo il Palazzetto del Nuoto per la disponibilità – spiega Pinzaglia. – Il nuoto è da sempre riconosciuto come uno strumento importante per le persone con disagio psicologico perché, oltre ai benefici in termini fisici e motori, permette di perseguire numerosi altri vantaggi. L’attività sportiva contribuisce infatti alla socializzazione, facilita l’inclusione in un contesto sociale e configura un importante modulatore emozionale, andando a contribuire al benessere psico-fisico di pazienti di ogni età».

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